I due sono rimasti aggrappati ad un salvagente per quasi un’ora: a complicare le operazioni di salvataggio le pessime condizioni meteomarine. Ritornati al porto sono stati soccorsi da un mezzo del 118, ma entrambi sono entrati in ambulanza con le loro gambe.

Le operazioni di soccorso, scattate poco dopo le 18, sono state coordinate dalla GuardiaCostiera. Ad intervenire erano: la motovedetta di salvataggio CP 861 dal porto di Ancona seguita da due unità dei Vigili del Fuoco e dalla motovedetta CP 535 dal porto di Fano, veniva dirottata sul punto anche la motovedetta 816 dei carabinieri, già in mare per altre attività di istituto e, al tempo stesso, quattro pescherecci in zona venivano chiamati a cooperare.

Proprio da un altro peschereccio i due, M.M. 41 anni di Marotta e T.D.V. 33 anni di Corinaldo, sono stati tratti in salvo dopo circa un’ora dall’allarme.

Ad attenderli al porto hanno trovato un’ambulanza del 118 che ha provveduto a portarli in ospedale per le cure del caso, a rassicurare i presenti che si erano precipitati al molo il fatto che i due sono saliti in ambulanza con le proprie gambe

L’imbarcazione era circa 3 miglia al largo, quando ha lanciato l’allarme, nel mare tra Senigallia e Marotta. Sulle cause dell’affondamento è stata aperta un’inchiesta a cura dell’Ufficio locale Marittima di Senigallia.

di Alberto Bartozzi