Dopo le recenti affermazioni della giunta comunale, per bocca dell’Assessore Maurizio Mangialardi, apparse sulla stampa locale, sulla decisione del Tar di non concedere la sospensiva per l’avvio dei lavori per la complanare, i residenti del Comitato Versus Complanare annunciano battaglia.

"Siamo rimasti – ci racconta la referente del CVC Francesca Angeletti – molto delusi da questa decisione per due motivi: primo perchè solitamente la sospensiva viene concessa quando si è davanti alla dimostrazione di un danno verso i cittadini, mentre stavolta è stata preferita la direzione prioritaria delle opere pubbliche. Il secondo motivo è l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale, che alla decisione del Tar ha esultato quasi fosse una vittoria CONTRO i cittadini, quando invece dovrebbe essere dalla loro parte".

Il motivo con cui il Collegio giudicante ha giustificato la decisione di non applicare il provvedimento sospensorio è stato il fatto in base a cui i residenti non sarebbero riusciti a dimostrare l’esistenza di un pregiudizio irreparabile.

Ora dal Comitato fanno sapere che sono in attesa prima del giudizio sul ricorso che hanno presentato nelle settimane scorse, ma se anche questo momento dovesse vederli in difficoltà, ricorreranno in sede dibattimentale alla contestazione punto per punto. Inoltre sono ancora in attesa della risposta da parte di Anas e del Ministero per le Infrastrutture, dopo l’incontro di gennaio a Roma.

Già domani, mercoledì 5 agosto, ci sarà una nuova assemblea in cui il Comitato deciderà sul da farsi dopo l’incontro di queste ore con i legali Petruzzo e Mancini: questione centrale dei ricorsi è il risarcimento offerto per la perdita di case, giardini, garage e degli accessi agli stessi locali: meno di 1000 € al metro quadro sembra siano stati offerti per le unità abitative.

Ma intanto che si discute, i lavori possono partire, "nell’interesse dei cittadini".

di Carlo Leone