Fotografia come arte, fotografia come documento e fotografia come sperimentazione tecnica sul colore quella di Benedetto Trani. Del famoso fotografo sono state mostrate al Musinf, in anteprima alcune documentazioni.

Nelle immagini di Trani figurano le modelle, che hanno fatto il look turistico senigalliese degli anni Sessanta. Queste modelle, ormai tra poesia e leggenda felliniana, risaltano come autentiche stars della riviera adriatica. Nella storia della fotografia il fotografo anconetano rappresenta anche qualche cosa di più di questa suite turistica. Infatti è entrato nella storia della fotografia come pioniere del colore.

Venerdì 17 Benedetto Trani, con il figlio, è voluto essere a Senigallia per incontrare il maestro Piergiorgio Branzi, che teneva un workshop al Musinf, che è ormai il tempio riconosciuto della fotografia marchigiana. Gli spazi del Musinf anzi sono ormai insufficienti per contenere gli incontri messi in campo. Insufficiente, anche venerdì, per il numeroso pubblico è risultato l’impianto di condizionamento dell’aria. Ma, nonostante il caldo, c’è stato tanto entusiasmo. Presto, ormai è ufficiale, arriverà la nuova collocazione museale, progettata da uno dei maggiori architetti italiani.

Durante l’incontro, complimentadosi per l’importante occasione culturale e didattica, costituita dalla presenza di Piergiorgio Branzi, Benedetto Trani ha consegnato in donazione al prof. Bugatti, direttore del Musinf alcune documentazioni di rilievo, che sono subito entrate a far parte del ricchissimo archivio fotografico dell’istituzione museale senigalliese. Si tratta di alcuni numeri della rivista Ferrania in cui appaiono fotografie di BedettoTrani, Cavalli, Giacomelli e Branzi. Eccezionale donazione di Benedetto Trani al Musinf è risultata anche quella del contenitore in cartone, un manufatto contenente ben 42 fotografie a colori originali e firmate, costituenti il complesso iconografico originale di un portfolio pubblicitario della città di Senigallia. Si tratta di fotografie che hanno 49 anni, essendo state scattate da Benedetto Trani precisamente nell’estate nel 1960.

Nell’occasione il direttore del Musinf e il prof. Stefano Schiavoni, consigliere comunale delegato ai progetti della fotografia, hanno concordato la prossima organizzazione di un incontro di Bendetto Trani con gli allievi del corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli. Il prof. Bugatti con Benedetto Trani e con il figlio, anche lui personalità di rilievo avendo svolto uno storico ruolo nella diffusione e affermazione della tecnica serigrafica nelle Marche, ha discusso la possibilità dell’avvio di un programma di studio e documentazione del Musinf sull’opera dell’artista anconetano.

Questo fotografo ha rappresentato e rappresenta un momento importante della fotografia ad Ancona e nelle Marche, soprattutto nel campo della fotografia a colori. Infatti in tale campo Benedetto Trani è stato un pioniere, consultato ed apprezzato da grandi fotografi come Giuseppe Cavalli e Mario Giacomelli. "Con l’avvio della collaborazione con Trani, sperimentatore e maestro del colore, è a portata di mano la possibilità di mettere in salvaguardia e far meglio conoscere una pagina essenziale della storia della fotografia nelle Marche nel secondo Novecento" ha sostenuto il prof. Bugatti "segnalando, che è proprio questa la funzione pubblica, sociale e culturale dell’istituzione museale senigalliese, ormai apprezzata a livello nazionale ed internazionale per il suo eccezionale patrimonio fotografico".

dal Musinf Senigallia
www.musinf-senigallia.it