Dopo il successo della presentazione del libro di Antonella Agnoli Le Piazze del Sapere, alle ore 21,15 di venerdì prossimo, 17 luglio, il Cortile della Rocca Roveresca ospiterà il secondo appuntamento della rassegna “Ventimila righe sotto i mari”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e curata dalla Biblioteca “Antonelliana”.

Protagonista della serata sarà Salvatore Niffoi, premio Campiello 2006 con La vedova scalza e considerato uno dei più importanti narratori italiani, che presenterà il suo ultimo romanzo pubblicato da Adelphi, Il pane di Abele.

In questo libro Niffoi racconta con mano sicura una vicenda di amore e di amicizia, confermando le sue straordinarie doti di narratore di storie, anzi di un vero e proprio cantastorie, uno di quelli ancora capaci di incantarci con una fantasia lussureggiante e con la musica di una lingua potentemente suggestiva.

“Il pane di Abele” è la storia della grande amicizia nel paesino sardo di Crapiles di due bambini diversissimi tra di loro: Zosimo, figlio di pastori da generazioni e generazioni, e Nemesio, figlio di un segretario comunale approdato per lavoro nell’isola. I due diventano inseparabili e Zosimo porta l’amico nella sua famiglia, insegnandogli a mangiare formaggio di pecora con il pane carasau e a cercare nei boschi i nidi dei colombacci. A un certo punto però Nemesio lascia Crapiles per andare a Roma e iscriversi all’Università. Le loro strade sembrano così dividersi, per tornare più tardi a intrecciarsi in un drammatico finale.

La prosa di Niffoi è davvero speciale per la commistione di italiano e sardo. “Il mio obiettivo – spiega l’autore – è riuscire a dare alle cose il nome che hanno senza incorrere nel tradimento della traduzione”. Una delle cose più belle del libro sono le sue descrizioni, che conservano la capacità di restituire i suoni, i colori e gli odori della Sardegna più autentica.

Nel corso della presentazione verranno anche letti alcuni tra i brani più suggestivi del libro "Il pane di Abele".