"L’affare complanare frutto di forzature e accelerazioni"
Il Comitato Versus Complanare attacca l’assessore Mangialardi
In merito alle dichiarazioni dell’assessore Mangialardi riguardo la cerimonia di consegna dei lavori di ampliamento a tre corsie dell’autostrada A14, essendo presenti come comitato, a fronte dell’estremo entusiasmo con cui il nostro amministratore definisce la giornata “memorabile” per la tempistica della realizzazione della complanare, vorremmo replicare che durante la conferenza la cosiddetta opera strategica per il futuro di Senigallia è stata invece l’unica “innominata” della situazione.
Oltre alla terza corsia infatti, si è parlato “di uno stanziamento di 210 milioni di euro per opere che assicurano un migliore accesso all’autostrada da Cattolica a Porto S.Elpidio” e anche nella brochure distribuita (consultabile sul sito web www.autostrade.it – sezione “Potenziamento Rete”) tra gli interventi elencati appaiono solo lo spostamento dell’attuale svincolo da nord a sud, l’ampliamento-rifacimento di tre viadotti e di 79 opere d’arte minori (tombini, sottovia ecc) la demolizione di 15 cavalcavia e la ricostruzione di 12, l’installazione di circa 15 km di barriere fonoassorbenti. Viene citata solo una bretella nord del lotto 3 Fano- Senigallia e una bretella sud nel lotto 4 Senigallia – Ancona Nord dove le procedure di gara di appalto sono in corso.
Invitiamo pertanto l’assessore a consultare attentamente il documento soprattutto riguardo gli iter autorizzativi da sbloccare (criticità al 30.06.2009). Sulla scorta di quanto ascoltato e documentato l’affare complanare appare più il frutto di forzature e accelerazioni non basate certamente su bisogni del territorio tanto meno sull’esigenza di addurre il traffico ai caselli dell’ autostrada!
Da più di un anno inoltre continuiamo a porre domande che restano ancora inevase ad esempio: in quale tipologia di strada rientra quest’opera? Leggiamo di nuovo che si riparla di interquartieri! E il problema sicurezza che si impone con tutte le uscite a sinistra per gli svincoli a raso? Chi pagherà la manutenzione? Si continua a ribadire che tale strada rappresenta la futura alternativa alla statale, dove sono gli studi aggiornati dei flussi di traffico dell’area viabilistica interessata? E tra la bulimia dei progetti presentati e varie volte modificati a quale dobbiamo credere?
Le perizie strutturali sugli edifici richieste da ANAS, le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente, il parere dell’autorità di Bacino sulla zona a rischio idrogeologico R3 non dovrebbero precedere l’inizio dei lavori? Tutte questioni che sfatano il “ brevitempismo” del nostro assessore. Rispetto a tanta retorica propagandista, se ancora non fosse chiaro, a noi piace parlare con dati alla mano e con idonei strumenti tecnici e giudiziari. D’ora in avanti i nostri interlocutori saranno le istituzioni e gli enti che ci risponderanno con altrettanti elementi fondati e verificabili da tutti.
Da Comitato Versus Complanare e…non solo
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