La Croce Rossa torna a Senigallia con un souvenir
Le riflessioni del Presidente del Comitato CRI di Senigallia Simeone Sardella
Sabato 27 giugno, con i volontari della Croce Rossa Italiana di Senigallia, ho partecipato alla fiaccolata di Solferino 2009, l’edizione del centocinquantenario dalla nascita dell’idea di Croce Rossa.
Sono quindi passati centocinquanta anni da quando Henry Dunant assisteva ad una delle più cruente battaglie della seconda guerra d’indipendenza e si prodigava per portare assistenza e soccorso ai combattenti, senza distinzione di nazionalità, radunati nella piazza del Castello di Solferino.
Nella stessa piazza dove Henry Dunant descriveva scene di devastazione del corpo e della dignità umana, sabato 27 giugno oltre quindicimila volontari dell’associazione provenienti da ogni parte del mondo si sono riuniti per ricordare la nascita degli ideali di Croce Rossa.
Papua Nuova Guinea, Australia, Stati Uniti, Francia, Algeria, Pakistan, Laos, Senegal, Finlandia, Germania, Burkina Faso, Corea, Sud Africa, Spagna, Cipro sono solo alcune delle società nazionali presenti che ho visto rappresentate da giovani volontari; ognuno con il suo colore della pelle e dei capelli, ognuno con il suo abito tradizionale o con la sua tuta di soccorso o magari con il velo, migliaia di colori e di vite così diverse ma così unite sotto il simbolo di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, con l’unica e comune aspirazione al bene dell’umanità.
In quella piazza hanno risuonato, al posto dei cannoni e dei fucili, canti, parole e slogan di gioia, contro ogni forma di discriminazione e di offesa alla dignità dell’individuo. Da quella piazza è partita una lunga e multicolore fiaccolata; oltre tre chilometri di persone hanno ripercorso con la propria fiaccola accesa le strade percorse da Henry Dunant con la popolazione del luogo per trasportare i combattenti feriti lontano dai luoghi della battaglia ed al sicuro, per poter essere curati. Durante la fiaccolata un ragazzo di colore trasportava un cartello con i Principi fondamentali di Croce Rossa gridando, in un italiano stentato “tuti” …, mentre il corteo rispondeva “fratelli”!! Sì, per la Croce Rossa siamo “tutti fratelli”!
La sera, al termine di questo evento denso di emozioni, si è esibita l’”Orchestra di Piazza Vittorio”, una band multietnica al cui suono hanno ballato i volontari della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, tutti insieme: un auspicio per costruire un mondo migliore, multiculturale e multietnico, rispettoso della dignità di tutti.
Al termine dell’evento 300 volontari si sono messi in marcia verso Ginevra a piedi e in autobus. Giovedì 2 luglio, alla presenza dei potenti della terra (ONU, UNCHR), presenteranno la dichiarazione stilata nei giorni di Solferino 2009: ribadire il ruolo strategico che avranno i giovani per la costruzione di un mondo migliore, l’importanza della lotta alle discriminazioni ed ai pregiudizi e la necessità di diffondere i valori del volontariato, investendo sulla formazione e sull’informazione.
La mattina, prima di tornare a Senigallia, dialogando in lingua inglese con una collega del Comitato Internazionale di Ginevra della Croce Rossa, abbiamo concordato che sì, a Solferino e con la Croce Rossa, si è espresso il lato luminoso del mondo! “The bright side of the word”!!
da Simeone Sardella
Comitato Locale Senigallia
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