Sulla scomparsa di Massimo Mandolini il magistrato assicura:"Indagini aperte"
La mamma del giovane senigalliese in procura a Napoli
«Temevo che fosse tutto bloccato, invece le indagini continuano. Ma di figlio non si sa più nulla». E’ diviso tra speranza e delusione l’animo dei Rina Bonazzelli, la madre di Massimo Mandolini, il ragazzo senigalliese scomparso oltre otto mesi fa a Portici in provincia di Napoli. Ieri mattina la donna è stata ricevuta dal magistrato di Napoli a capo delle indagini che le ha garantito che le ricerche del figlio stanno continuando anche se senza nessun esito.
Neanche nel capoluogo campano infatti sembrano esserci novità sul trentunenne scomparso lo scorso 2 febbraio. «Dall’incontro che ho avuto con il magistrato di Napoli – racconta la signora Bonazzelli – non è venuto fuori nulla. Nei giorni scorsi avevo ipotizzato addirittura che le ricerche di mio figlio si fossero fermate ma oggi mi hanno rincuorato dicendomi che stanno procedendo con regolarità. Purtroppo non ci sono novità su mio figlio. Staremo a vedere». Per aiutare la famiglia di Massimo e fare il punto sullo stato delle indagini, il sindaco Luana Angeloni tempo fa ha convocato un vertice in Comune cui hanno partecipato la madre del ragazzo, il prefetto di Ancona Giovanni D’Onofrio, il questore di Ancona Giorgio Iacobone e il colonnello provinciale dei Carabinieri Paolo D’Ambola. La stessa Rina Bonazzelli si era più volte rivolta alla trasmissione "Chi l’ha visto" senza però ottenere nulla di concreto. Massimo sembra essere scomparso nel nulla. Il giovane senigalliese era andato a Portici per frequentare un corso di nautica. L’ultima telefonata fatta alla madre risale al 2 febbraio, dopo di che di lui si sono perse le tracce.
da Il Messaggero
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