Sbalzi di tensione: l’ENEL è tenuto a risarcire i danni provocati agli elettrodomestici
a cura dell'Avv. Mirco Minardi
E’ curioso come spesso, sentenze assai importanti nascano da controversie che, nel gergo degli avvocati, vengono definite “bagatellari”, cioè di poca importanza. E’ il caso della pronuncia della Corte di Cassazione che ha recentemente confermato la sentenza di condanna inflitta all’ENEL, riconoscendo la natura pericolosa dell’attività di somministrazione di energia elettrica nelle abitazioni.
Questo il fatto. A seguito di uno sbalzo di tensione, Tizio vedeva danneggiarsi alcuni elettrodomestici, tra cui il frigorifero. Chiedeva pertanto il risarcimento dei danni all’ENEL, che quantificava in poco più di 2.000 euro, comprendenti sia il valore degli elettrodomestici, sia il valore del cibo rovinatosi.
A tale richiesta l’ENEL fa orecchie da mercante. Il povero Tizio è così costretto a citare il gigante dell’energia innanzi al giudice di pace, che, ritenuto provato il danno e la responsabilità, condanna l’ENEL a pagare quanto dovuto.
A tale sentenza reagisce il colosso, che propone appello. Ma anche il tribunale dà ragione a Tizio, osservando che il giudice di pace aveva correttamente motivato la propria decisione. Non pago, l’ENEL ricorre in Cassazione, ma questa, per la terza e ultima volta, riconosce le ragioni di Tizio, osservando che l’attività esercitata dal colosso dell’energia elettrica rientra tra le attività pericolose; pertanto, chi subisce un danno deve semplicemente provare, oltre all’ammontare dello stesso, il nesso di causalità tra l’attività pericolosa e il pregiudizio. Spetta invece all’ENEL dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee atte ad evitare il danno.
Ma l’aspetto più curioso è un altro e cioè la strategia, a dir poco suicida, usata dall’ENEL, che avrebbe potuto chiudere la partita, pagando senza clamori duemila euro. Invece no, ha tentato la scalata di tutti e tre i gradi di giudizio con la conseguenza che ora tutta l’Italia sa che se un danno è provocato a causa di uno sbalzo di tensione, l’ENEL è tenuta a risarcire i danni, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee atte ad evitarli.
Potenza del marketing.
Avv. Mirco Minardi
www.mircominardi.it
fosse somministrata una bella scarichetta elettrica sulle chiappe a mo di tester cosi` capiscono che devono stare attenti!!!
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