Senigallia: Incontro tra Lions Club e Centro Sociale Mezza Canaja
Buon cibo, buona conversazione, buon dialogo
Dopo gli inni, compreso quello nazionale, i simboli ed i riti, che hanno spiazzato e colto di sorpresa i ragazzi del Mezza Canaja, il Presidente del Lions Club Senigallia Avv. Corrado Canafoglia, dichiara aperto l’incontro e la serata fila via liscia come l’olio, anzi è molto interessante. E così, giovedì 27 settembre i soci del Lions si sono incontrati e confrontati con una rappresentanza dei giovani del Centro Sociale Mezza Canaja in una sala gremita e attenta del Senbhotel. L’iniziativa rientra tra quelle annunciate dal nuovo direttivo dell’associazione ed ha lo scopo di "capire le ragioni, i sogni e la visione del mondo del centro sociale senigalliese che certamente fa discutere ma che solleva anche problemi su cui riflettere" introduce il Presidente. Iniziativa apprezzata visto che Nicola Mancini edAlessandro Genovali la "considerano una buona occasione per sfatare tanti luoghi comuni che circolano sul loro conto in una città piccola come Senigallia". Una occasione che i ragazzi sfruttano appieno snocciolando tutta una serie di iniziative che il Centro Sociale Mezza Canaja ha messo in piedi in questi anni a partire dal "fiore all’occhiello dell’Ambasciata dei diritti che offre assistenza e informazioni agli immigrati regolari ed irregolari". Una platea attenta segue con interesse, e credo che più d’uno abbia appreso per la prima volta che al Mezza Canaja si fa informazione con dibattiti pubblici e personaggi del calibro di Giulietto Chiesa e prossimamente Don Gallo, che si "fornisce cultura gratis" con i cineforum, che c’è un corso d’italiano per stranieri, che c’è una palestra, che si organizzano spettacoli teatrali e feste ma "esclusivamente come autofinanziamento per poter mettere insieme tutte le altre iniziative che ci premono di più".
Cominciano le domande, quelle più comuni che circolano in città, ma non banali perchè l’altro protagonista della serata è il pubblico dei soci del Lions, diversi per età, estrazione sociale e tanto altro ancora, ma straordinariamente curioso e ricettivo. Il primo argomento è il diritto, la legalità e la sede occupata. "Noi non occupiamo qualcosa che spetta a qualcun’altro" spiega Genovali "noi occupiamo per restituire alla città luoghi abbandonati al degrado" "Prima che arrivassimo noi l’ex colonia dell’ENEL era il maggior spaccio di eroina di questa città" incalza Mancini "Molto meglio che ci siamo noi a fare cultura! Il Mezza Canaja non ha sottratto la sede a nessuna associazione, l’associazionismo senigalliese ha problemi di sedi indipendentemente da noi. Noi abbiamo preso un posto lasciato al degrado, ci abbiamo lavorato personalmente per poterlo usufruire come è ora. Dirò di più è un posto grande che non utilizziamo tutto e siamo in grado di dare spazio ad altre associazioni come ha già approfittato l’ANPI. Noi riadibiamo posti fatiscenti gratis".
Si passa ai "muri imbrattati" ed alle azioni eclatanti del colletivo, insomma "l’immagine" del centro sociale e l’impatto con la città. Dopo aver ribadito che il collettivo "non deturpa con graffiti monumenti storici", ed aver sottolineato l’inconguenza di chi "sull’onda della moda lanciata dai film di Moccia plaude alle scritte d’amore sui muri ma inorridisce per un graffito" si passa alla riflessione. "Il rischio che il nostro messaggio venga offuscato dal mezzo che usiamo, è grande ed a lungo andare controproducente" spiega Nicola "Ci chiediamo quale sia il mezzo migliore per creare attenzione e non sempre, è vero, ci riesce di trovarlo". Non è una novità purtroppo che il mondo dell’informazione privilegi la notizia "trucida" , in fondo neanche l’incontro pacifico, conviviale con punte di conversazione colta tra Lions e Mezza Canaja "fa notizia". Nessuno ha prevaricato l’altro, nessuno ha alzato la voce, nessuno ha offeso, nessuno ha impedito all’altro diesprimere la propria opinione contraria, tutti hanno ascoltato tutti. Insomma una "noia" per chi adora le risse televisive e le adunate di piazza, ma secondo me una speranza per chi crede nella politica nel senso nobile della parola ed un motivo di riflessione per chi cerca, a parole, "la società civile" e non la trova.
Maria Pettinari
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