L’assessore Mangialardi ha rappresentato il Comune e il Sindaco di Senigallia, Luana Angeloni, all’apertura della mostra di Mario Giacomelli all’Istituto Italiano di Cultura di Chicago.

L’assessore ha potuto verificare con soddisfazione la rilevanza dell’immagine di Senigallia “Città della fotografia” quando il direttore del Museo della Fotografia Contemporanea di Chicago, Rod Slemmons, ha illustrato la figura e l’opera di Mario Giacomelli, inserendola nella storia della fotografia internazionale che ha avuto nel Gruppo Misa protagonisti di grande rilievo.

Il Museo Della fotografia di Chicago è una grande istituzione e possiede collezioni di grande importanza, sviluppando anche programmi che intendono promuovere i giovani e la didattica della fotografia.

L’assessore Mangialardi ha spiegato il grande affetto che lega la città di Senigallia a Mario Giacomelli, che è uno degli interpreti del paesaggio marchigiano, oltre ad essere il fotografo senigalliese che ha raggiunto la massima notorietà internazionale. Ha anche ringraziato i direttori degli Istituti Italiani di Cultura di Los Angeles, Francesca Valente, di Chicago, Tina Cervone e New York, Claudio Angelini. La Valente è la coordinatrice del tour americano di Mario Giacomelli, la Cervone è stata la perfetta organizzatrice della mostra attualmente in corso e Angelini sta preparando la presenza delle fotografie di Giacomelli a New York per il prossimo mese di dicembre.

Mangialardi ha manifestato la grande commozione per l’interesse che tante persone hanno dimostrato per la mostra del Maestro senigalliese.

Il direttore del Museo di Senigallia, Carlo Emanuele Bugatti, in occasione della mostra di Mario Giacomelli ha inviato ai direttori degli Istituti Italiani di Cultura la cartella d’artista dedicata ai ritratti di Mario Giacomelli realizzati da Sofio Valenti, un fotografo che è stato molto vicino allo sviluppo della vicenda fotografica senigalliese, dai successi di Giacomelli fino alle esperienze del Manifesto di Passaggio di Frontiera. La cartella d’artista realizzata nei laboratori del Musinf, ha visto l’impegno tecnico dello staff del Museo senigalliese, dai collaboratori specializzati quali Alfonso Napolitano ai giovani del servizio civile, coordinati da Italo Pelinga, come Alice Sanviti e Davide Patregnani.