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Perle: Le donne si mettono in mostra

L'arte la fotografia l'illustrazione la grafica la videoarte

donneEspressive, belle, impegnate, internazionali, sensuali, creative, diverse, sincere, perfino fiabesche.… questo e molto di più sono le donne raccontate nei diversi percorsi espositivi presenti al festival PERLE. Ben undici e differenti mostre di fotografie, illustrazioni, opere di alto artigianato e design, manifesti e videoarte sono state allestite all’interno della Caserma militare Del Monte Cialdini di Pesaro, per esprimere l’universo femminile e raccontare la storia e i cambiamenti della donna nel tempo.
A partire dalla mostra curata dall’UDI, l’Unione Donne in Italia: “Donne Manifeste 1945-2005”, 85 manifesti scelti dall’associazione per ripercorrere la storia delle donne, mostrare i loro cambiamenti e, attraverso questi, i cambiamenti dell’intero paese.
A far, invece, emergere il valore e prezioso contributo portati dalle rappresentanti  femminili nella cooperazione sociale è la mostra “Perle nei labirinti. Donne, politica e cooperazione sociale”- a cura di Cristina Ugolini per Legacoop e Labirinto Cooperativa Sociale – dove accanto a fotografie, oggetti del lavoro quotidiano e spunti di riflessioni si possono ammirare tavole inedite della fumettista Pat Carra.
Lo sguardo delle donne, in tutta la sua disarmante sincerità e bellezza, è il protagonista del doppio percorso, foto e poi grafico, “Il mio sguardo segreto” di Maria Luisa Carobbio. Gli scatti in bianco e nero dei visi femminili, giocano su una sensuale nota di colore, per esaltare la spontanea sensualità delle donne.
Un respiro internazionale ha invece la mostra fotografica curata da Patrizia Pulga “Il mondo attraverso gli occhi delle donne”. Dal Messico alla Tunisia, da Cuba alla Francia, dagli Stati Uniti all’Italia, un viaggio per il mondo per scoprire e conoscere donne di diverse culture e nazionalità.
Nell’aula della Caserma ribattezzata Virginia Woolf, è allestita la mostra “Donne nella CGIL: una storia lunga un secolo” a cura di Daniela Barbaresi CGIL Nazionale. Ben trecento fotografie di Lucia Motti, che restituiscono i volti delle donne protagoniste nelle lotte sindacali sono accompagnati da saggi che ricostruiscono significativi momenti di vita collettiva. Una mostra che permette non solo di capire come sia cambiata la società italiana in un secolo, ma anche come le donne, abbiano influito su quel cambiamento.
Nella stessa aula, un’interessante retrospettiva antropologica è quella scattata nelle fotografie della mostra “Con il tempo. Cento anni di fotografia e società femminile nel territorio della Comunità Montana del Metauro” a cura di Ilaria Biagioli: un omaggio a donne, sconosciute, del nostro territorio che hanno contribuito a formare l’attuale struttura sociale, economica e culturale.
Per chi invece desidera conoscere la misteriosa Signora ADA non può non passare per lo spazio espositivo della casetta Lina Bo Bardi, a cura di Viviana Bucci. Qui si possono, infatti, ammirare i progetti, le realizzazioni e le installazioni di Arte Design Artigianato – dietro a cui si nasconde il nome di ADA – di due artiste: Cinzia Ruggeri, stilista d’avanguardia e designer, e Claudia Ottaviani orafa e designer. Due diverse personalità artistiche al femminile, per un viaggio negli intrecci fra libertà artistica, progetto e
realizzazione.
Sempre nella Casetta Lina Bo Bardi, si possono poi ammirare i segni di “Illustrissima”, realizzati da due illustratrici selezionate in collaborazione con l’Istituto d’Arte di Urbino. L’idea di questa mostra nasce dall’idea di esplorare lo spazio bianco che accompagna il testo e che attende si essere riempito con un proprio statuto di segni.
“Dedicata a Graciela” è la mostra di manifesti di Graciela Galvani Rocca allestita nel salotto Madame de Stael e curata dall’Assessora alla Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino, Simonetta Romagna insieme a Bruna Stefanini.
Esperimenti drammaturgici in forma di rebus, software miracolosi che danno l’anima ai disegni dei bambini, videografie interattive. Questa è la particolarissima proposta di Silvia Veroli, per lo spazio della video arte “Alt farsi riconoscere”.
Infine, per chi desidera immergersi in un contesto da favola deve passare per il Giardino Billy Holiday, visitando la mostra “Le decolté di Cenerentola”: un viaggio alla ricerca delle donne, della loro vera femminilità, attraverso un percorso apparentemente giocoso e ironico che mette in luce gli stereotipi più ricorrenti del “gentil sesso”.
Tutte le mostre di PERLE saranno inaugurate giovedì 13 settembre e visitabili nelle quattro giornate del festival dalle 9.00 alle 24.00.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 12 settembre, 2007 
alle ore 11:24
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