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Plage sauvage – vol.II: Questa città di chi pensi che sia?

Dal 10 al 15 agosto

programma plage sauvageC’era una volta la città solidale ed accogliente, fatta di servizi pubblici, diritti collettivi e politiche sociali. C’erano spazi, beni e patrimoni pubblici.
 
C’era la città … e c’erano i cittadini, che tramite il voto delegavano ad uno schieramento politico il governo cittadino, ovvero il potere, la capacità di prendere decisioni che fossero espressione – seppur mediate – dell’interesse collettivo.
 
La città era una “terra di mezzo” tra la metropoli ed il villaggio, in quanto ben inserita nella modernità della prima, conservando però le rel azioni umane e la dimensione collettiva del secondo. La città sembrava coniugare il potere e la partecipazione ad esso.
 
Ora, dov’è finita la città? Esiste ancora? O forse non è mai esistita?
Forse la città della democrazia partecip ata è una favola che le amministrazioni comunali, soprattutto di provincia, si sono inventate per nascondere la realtà, ovvero, che la città, se mai è esistita, oggi, non esiste più!
 
Paesi, città o metropoli sono state trasformate dalla globalizzazione in un unico territorio urbano, soggetto al saccheggio dei detentori del capitale finanziario. Gli spazi pubblici ed i beni comuni sono espropri ati alla collettività, privatizzati e venduti al miglior offerente. 

Stiamo forse parlando della UISP e della truffa organizzata sulla pelle del demanio pubblico? No, no non scherziamo! Quello che abbiamo denunciato lo scorso anno smontando uno stabilimento balneare che grazie ai rapporti clientelari con la politica locale, riusciva a lucrare dietro il paravento delle colonie per bambini, non è altro che un furtarello di provincia fatto dai soliti “furbetti de noantri”. Infatti, la UISP era talmente indifendibile, (anche dai loro amici) che quest’anno la spiaggia libera è tornata alla sua precedente estensione … non solo, ma anche grazie a noi.
 
Quest’anno vogliamo fare un passo successivo e svelare/denunciare quali sono i veri poteri che governano la nostra città. Ricchi industriali, banche, immobiliaristi, politici, grossi manager, palazzinari, magnati dell’economia (nazionale e globale) che decidono e speculano su porzioni sempre maggiori del nostro territorio.
Quello che è in atto in tutta Italia ed anche nella nostra città, è una costante alienazione del patrimonio pubblico a favore di società di diritto privato . Un’operazione politico/finanziaria condotta da una cordata di poteri politici ed economici che dettano legge anche a chi formalmente governa questa città.
Poteri non solo cittadini, ma spesso nazionali ed internazionali, che dimostrano come la democrazia rappresentativa fondata sul voto, faccia ormai acqua da tutte le parti, in quanto i l “potere eletto” – politico – non è più un “potere sovrano”.
Chi è eletto è succube o complice di questi potentati economici!
(Certo, non tutti, siamo in democrazia e un po’ di dissenso ben controllato ed innocuo, serve a far credere alla favola della politica della rappresentanza e della partecipazione).
 
Quest’anno la Plage Sauvage svelerà i luoghi simbolo dell’esproprio di democrazia che quotidianamente subiamo.
Quest’anno la Plage Sauvage affermerà il diritto delle persone a decidere sul proprio territorio, perché la città è di chi l’abita e non di chi ci specula.
Quest’anno la Plage Sauvage renderà pubbliche le vere mani che governano la città.
 
CSOA MEZZA CANAJA
//csomezzacanaja.noblogs.org

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 7 agosto, 2007 
alle ore 17:24
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