La Sala del Trono di Palazzo del Duca era gremita di oltre cento persone, nella serata di mercoledì 11, per assistere alla seconda serata della Rassegna di storia contemporanea “Campanile, rivoluzione, nazione”, promossa dal locale Centro Mazziniano e curata dal prof. Marco Severini, dell’Università di Macerata. Il tema dell’incontro, il ruolo degli avvocati nell’Italia contemporanea, non era dei più abbordabili, ma è stato affrontato con perizia e disinvoltura dall’illustre ospite, il prof. Fulvio Cammarano, ordinario di Storia contemporanea e direttore del Dipartimento di Politica, istituzioni e storia presso l’Università di Bologna: il prof. Cammarano, che dirige la rivista “Ricerche di Storia Politica”, ha spiegato le relazioni tra il mondo dell’avvocatura e quello della politica, ha ricordato le ragioni della presenza di lungo periodo dei legali in Parlamento ed ha approfondito tali aspetti in relazione alla realtà marchigiana: sono stati infatti menzionati, da una parte, i più importanti avvocati-politici marchigiani tra Otto e Novecento (come Oddo Marinelli, Rinaldo Vignini, Augusto Bonopera e Luigi Dari) e, dall’altra, inquadrata, la figura esemplare del montegranarese Giovanni Conti, di cui cade quest’anno il cinquantenario della scomparsa. La serata, iniziata alle 21.15 e protrattasi per oltre due ore, è stata animata da un vivace dibattito nel corso della quale in diversi, oltre al curatore, si sono intervallati al microfono: la dr.ssa Giovanna Giubbini, direttrice dell’Archivio di Stato di Ancona e l’avvocato Nicola Sbano, curatori dei due volumi presentati nel corso della serata (Avvocati politici, politici avvocati, il lavoro editoriale, Ancona 2006; Giovanni Conti e la memoria repubblicana, affinità elettive, Ancona 2007); gli avvocati Giovanni Conti (nipote omonimo del leader antifascista e vice presidente dell’Assemblea Costituente) e Riccardo Gramaccioni, decano dell’avvocatura anconetana (recentemente premiato per gli oltre sessant’anni di stimata attività); Leonardo Bruni, cultore di storia locale e autore di un libro sulla storia del movimento operaio e proletario nell’Ottocento, che ha intrattenuto la platea con un gustoso aneddoto degli anni Cinquanta; e Massimo Papini, direttore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, impegnato da quasi trent’anni in una appassionata opera di ricostruzione della storia politica marchigiana e direttore della rivista “Storia e problemi contemporanei”, tra le migliori nel settore. Non pochi gli storici presenti in sala per questo secondo appuntamento che continua a calamitare l’interesse di cittadini e turisti. Al termine, il curatore e l’avvocato Stefano Mengucci hanno ricordato, da parte dell’organizzazione, il terzo e ultimo appuntamento della Rassegna giunta ormai al III anno: martedì 17 luglio, sempre alle 21.15, il prof. Roberto Balzani, cattedratico dell’Università di Bologna, presenterà il volume Le Marche in età giolittiana (1900-1914), curato da Lidia Pupilli ed edito dalla Deputazione di storia patria per le Marche (Ancona, 2007), pubblicazione che sarà distribuita gratuitamente agli intervenuti. 

Centro Mazziniano – Senigallia