Confronto internazionale fra Gas italiani ed esteri a Senigallia
Dalla frutta all'energia
Dalla frutta e verdura all’energia, dal pane e la pasta biologica ai servizi telefonici. I Gruppi di Acquisto Solidale, attivi in Italia e nelle Marche dal 2002, vogliono ora organizzarsi per estendere la rete di acquisti ed allargare la fascia di prodotti e di servizi di qualità da comprare in gruppo, sempre con il rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale, della solidarietà e dei diritti del lavoro.
Dal primo meeting internazionale, promosso sabato mattina dalla Cooperativa La Terra e il Cielo nella Sala Mediateca del Foro Annonario di Senigallia (An) all’interno del progetto "Porte Aperte 2007", in collaborazione con la Regione Marche e in concomitanza con il CaterRaduno di cui la coop ha allestito una delle "mense" ufficiali, è emerso il desiderio di allargare il numero dei prodotti che i Gas comprano insieme, in maggior parte beni alimentari specialmente biologici, ad altri generi come l’abbigliamento, i personal comuputer e pensare anche all’offerta di servizi elettrici, ora che il mercato italiano si sta aprendo alle liberalizzazioni, e telefonici.
"Vogliamo aprirci ai cosiddetti "grandi numeri" – ha spiegato Andrea Saroldi, coordinatore Rete nazionale di collegamento dei Gas, che ne associa 340, con una crescita annuale del 40% -, stiamo sperimentando, in questi mesi, il primo acquisto nel settore tessile, con un migliaio di felpe, confezionate con criteri di sostenibilità, e stiamo organizzando un gruppo di lavoro sull’energia che studi la possibilità di un accordo con fornitori interessati a venderci energia prodotta da fonti rinnovabili".
Un Gruppo d’Acquisto è formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.Diventa "solidale" nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del Sud del mondo e a coloro che, a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze, subiscono le conseguenze di questo modello di sviluppo.
La Terra e il Cielo, con i suoi 100 soci produttori di agricoltura biologica, fa parte dei fornitori dei Gas regionali e nazionali.
"E’ fondamentale – ha detto il presidente Bruno Sebastianelli – il rapporto fra consumatore e produttore, creare una rete nella filiera corta di produzione e, attraverso i Gas, si possono valorizzare anche quelle piccole produzioni di eccellenza che altrimenti non avrebbero le quantità necessarie ad entrare nel mondo della distribuzione organizzata e che così, invece, possono aiutare anche il reddito dei piccoli agricoltori. E poi non dimentichiamoci anche i produttori sono consumatori".
Nelle Marche ci sono una ventina di Gas. "Abbiamo una media di 35-40 famiglie per ogni Gas – ha detto Toni Montevidoni del Coordinamento regionale -, i prodotti acquistati aumentano di continuo, siamo ormai ad un centinaio di offerte e stiamo allargando le nostre ricerche specialmente nel campo dei consumi a basso risparmio energetico. I Gas offrono, oltre all’acquisto di prodotti e di servizi di alta qualità, la possibilità di poter pagare un prezzo, magari per un prodotto biologico, spesso inferiore a quello di un prodotto normale della grande distribuzione".
Dall’allargamento del panel dei prodotti e dei servizi nasce l’esigenza, nei Gas, di una migliore organizzazione, come in un "distretto" in cui ci sia una rete di collegamento, le cosiddette "retine", in cui diversi Gas fanno insieme determinati acquisiti. E anche in Italia si pensa ad un modello di gestione più allargato, come quello di Conprobio, una cooperativa formata da consumatori e produttori attiva nel Canton Ticino, in Svizzera.
"Nati nel 1992 – ha detto Stefano Cattori, responsabile di Conprobio -, oggi abbiamo 140 gruppi di acquisto per 1.300 famiglie, 3.000 consumatori e 75 produttori e trasformatori coinvolti. Ci siamo organizzati con un magazzino centralizzato in cui ogni capogruppo viene a ritirare la merce ordinata dai soci ogni settimana. Il ricarico sul prezzo dei prodotti da parte di Conprobio è, in media, del 35%, cifra che consente di sostenere le spese dell’organizzazione, del lavoro dei 17 dipendenti, delle spese amministrative e di trasporto che cerchiamo sempre di contenere in un’area limitrofa alla centrale per non accrescere i problemi di inquinamento".
Luciano Principi, rappresentante del Gruppo di Acquisto Solidale di Senigallia, ha ricordato anche quali possono essere i problemi dei Gas come le difficoltà di distribuzione dei prodotti deperibili, dei costi di trasporto e ha chiesto un sostegno, almeno di spazi per l’autorganizzazione, agli Enti locali.
Un appello a cui ha dato la propria disponibilità Luigi Rebecchini, assessore alle Attività produttive del Comune di Senigallia, che ha anche sottolineato come l’amministrazione cittadina cerchi di sensibilizzare e di promuovere il biologico. Per informazioni: www.retegas.org.
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