Souvenir Srebrenica nella rosa dei finalisti al David di Donatello
Un film realizzato e progettato grazie al finanziamento della Regione Marche
Martedì 8 maggio scorso nella Sala Promoteca, in Campidoglio, sono state rese note le nomination per il David di Donatello, alla presenza di tutti i candidati. La conferenza stampa è stata presieduta da Walter Veltroni.
Il film realizzato e progettato grazie al finanziamento della Regione Marche "Souvenir Srebrenica", di Roberta Biagiarelli e Luca Rosini, con Roberta Biagiarelli attrice protagonista, è entrato nella rosa dei 5 finalisti nella sezione Documentari.
La cerimonia di consegna dei David è prevista per il 14 giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma e trasmessa in diretta da Rai Due, a partire dalle 18.30.
Una scelta oculata e ponderata che premia la qualità, quella della Regione Marche, non nuova a finanziare opere e progetti teatrali e documentari a sfondo storico e drammatico.
Dalla primavera del 2006 sono state oltre 40 le proiezioni pubbliche di Souvenir Srebrenica: il documentario è stato proiettato in diverse città italiane, a Sarajevo, a Srebrenica, a Tuzla, ma anche in Svizzera, a Lugano e a Bellinzona. Ha partecipato alla rassegna Doc In Tour, e di recente al Festival Vicino-Lontano di Udine.
L’attrice-autrice Roberta Biagiarelli ha commentato la prestigiosa candidatura ribadendo la particolare struttura teatrale del testo.
"Volevo in occasione del decennale del Genocidio di Srebrenica (Luglio 1995-2005) riuscire a fare qualcosa di più, perché Srebrenica è qualcosa di particolare. Volevo far sì che Srebrenica potesse andare oltre la contingenza della commemorazione stessa e avere la possibilità di fare conoscere questo agghiacciante pezzo di storia ad un pubblico più ampio possibile. Il risultato raggiunto è un ibrido, un assemblaggio di differenti materiali, un affresco di Srebrenica oggi, una sorta di tappeto simile a quello sul quale io recito la testimonianza di "A come Srebrenica" da 8 anni. Ci sono io, col mio modo di fare il teatro, ci sono i testimoni, cioè i cittadini di Srebrenica oggi, le immagini d’archivio, il processo in corso al Tribunale penale dell’Aja, le video-lettere dall’assedio e le immagini della sepoltura collettiva dell’11 luglio 2005. Il film documentario è un intreccio di fili di colori diversi, di trame d’umanità uscite fuori dal telaio della vita e della Storia".
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!