M’ama non m’ama…te lo dico in messenger!
di Audi Carol
E’ la prima volta che mi alzo alle sei del mattino per scrivere l’articolo per la mia rubrica…
La casa è immersa nel silenzio, le prime luci dell’alba stanno dipingendo uno splendido cielo azzurro, primo accenno di una giornata che ha tutta l’aria di essere caldissima…
Mi trovo qui, davanti al mio pc, ancora in pigiama, ma per il Giovedì in Rosa,questo ed altro!
Sono ancora annebbiata, ma le idee cominciano a svolazzare e a prendere forma.Dopo la giornata di ieri, trascorsa sotto il chioppo del sole sulla spiaggia senigalliese, a chiacchierare, a fare le mie solite public relation con la vicina di lettino, ( sì, perchè ancora gli ombrelloni i nostri poveri bagnini non hanno avuto ancora il tempo di piantarli, l’estate è piombata all’improvviso..) e dopo naturalmente aver gustato un delizioso primo di pesce consumato con un panorama vista mare…(non ero in barca, credetemi, soffro terribilmente il mal di mare!) ieri sera ero così cotta, ustionata e con il cervello svuotato, che l’idea di mettermi a scrivere, non mi ci stava…no, no non ci stava proprio.
Ma, scusate, scusate amici carissimi, non vi ho dato ancora il buongiorno!!
Buongiorno, allora, miei carissimi ciccini rosa e benvenuti come di consueto,( come sono professionale…)all’appuntamemnto al quale nessuno di voi può mancare….a patto che io oggi riesca a finire questo articolo…
La vostra affezionatissima e sempre più svalvolata Audi Carol è sempre prontissima, unaAudi Carol scattantissima, supersprintosa, anche alle sei del mattino, credetemi…Se avessi avuto un portatile, quello sì che é uno dei mie più grandi desideri!
No che a casa manchino i computer, per carità…ma un portatiluccino da sistemare sopra il letto, o sulla spiaggia, perchè no, in ogni luogo in cui Audi Carol abbia le sue ispirazioni, non sarebbe male, però!
Benebenebene, lo comprerò, anche perchè ieri sera, mentre stavo combattendo contro un sonno bestiale che cercava di stoppare le mie ideucce, se avessi avuto una tastiera, ora non mi troverei qui, in pigiama a cercare di collegare il cervello, sigh!
Amici, naturalmente sto scherzando, è sempre un piacere scrivere questa rubrica, non mancherei mai al mio appuntamento settimanale, mai e poi mai…Allora, cominciamo.
Vi avevo promesso Il Salotto di Audi Carol, ed eccolo qua!
Visto, mantengo le mie promesse , sono una donna di parola, io!Allora, il racconto comincia così:
“C’era una volta quella cosa che si chiama campanello, ma sì, quel tastino collegato ali fili elettrici, che serve a fare driiin!, di solito posizionato a fianco di una porta o in un muro, che suona si solito quando siamo immersi in cinque metri cubi di acqua saponosissima o quando siamo al telefono…“
Ovviamente non è un campanello ad essere il protagonista de Il Salotto di Audi Carol, bensì ( e sentite che termini uaoh…) una signora, una mamma.Il nome?
Mah, io la chiamerei Cristina, mi è venuto ‘sto nome, carino no?
“Lo sai che mio figlio di tredici anni ci sta mandando fuori di testa?“
E perchè, che cosa ha combinato?
A tredici anni, si spera, care amiche mamme, che i nostri figli non facciano danni…altrimenti, altro che strapparsi i capelli!Va be’, continuiamo…
“Qua la faccenda è seria, non si vive più senza computer e senza telefonino…Il suo amico del cuore, abita e non scherzo, a tre metri da casa nostra, e tu sai cosa fa mio figlio?Si piazza sul terrazzo e gli telefona con il cellulare!Mio marito è una furia, ma non esiste più uscire di casa e suonare il campanello?Ma che tempi, ma come si fa….si incontrano, magari in una piazza, ai giardini, uno sta di qua, l’altro sta di là e si scambiamo messaggini!Cioè…, ti dico, invece di parlare si smessaggiano!Sono senza parole, mio figlio vuole un cellulare nuovo, perchè quello che ha non è più di moda, ma noi non siamo daccordo, ovviamente.Ma se non glielo compriamo, dopo lui si sente inferiore ai suoi amici, così dice…“
Ci siete ciccini?Ma vi rendete conto?Io il mio primo cellulare l’ho comprato quando avevo venticinque anni, proprio per il gusto di sentirlo suonare esclusivamente per me…ma se potessi, ora lo lancerei sulla cima dell’Himalaia…e i ragazzini, invece di comunicare, di ridere e scherzare, ma cos’è che fanno?Si mandano messaggini?!!!!!!!
“E poi non è finita qui…La ragazzina, la morosa, in pratica una che fa il filo a mio figlio, ebbene…gli ha detto che deve accedere a messenger perchè lei sente disperatamente il bisogno alle nove di sera di collegarsi ad internet e smessaggiare con lui…Figuariamoci, che tragedia…Io no ci capisco niente, mio marito…beh, stendiamo un velo pietoso su come la pensa lui…mio figlio è disperato, perchè, se non entra tra i contatti della sua ragazza, lei lo molla!Poi, tu non sai, lei mi chiama, dicendomi : ma perchè suo figlio non è in messenger? Io lo sto aspettando!Io rispondo che per il momento, in qusta famiglia ci accontentiamo del telefono e se non le va bene, può uscire di casa ( anche lei dieci metri di distanza) e venire a chiamarlo…”
Beh, cari amici, sono stata vinta dalla tentazione, ho preso un foglio, una penna e ho spiegato alla mia amica come crearsi un’identità ed aggiungere i contatti…non potevo proprio imamginare il figlio disperato, mentre la sua sospirata ammiratrice lo stava aspettanto in trepidazione sul messenger…
Ho fatto un’opera buona, heheheehe…
Ma ora amici, sapete che faccio?Intanto saluto Cristina, simpaticissima e disponibilissima, che ovviamente non si trova anche lei in pigiama accanto a me, è chiaro che ci ho paralto ieri, voi che dite…e a voi miei cari, un grandesupermegabacione e buona giornata dalla vostra Audi Carol!
Uno smacckone ancora assonato…bacini bacini!
Audi Carol(Personaggio di Claudia Perticaroli)
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