Sono stati arrestati Dario Paolini e Andrea Verdini. I due protagonisti del caldo pomeriggio di Scapezzano sono finiti in manette nelle ultime ore con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per le conseguenze di una colluttazione che entrambi hanno avuto con le forze dell’ordine. Il fatto lunedì pomeriggio. Andrea Verdini, operaio di 28 anni, era tornato da pochi mesi ad abitare presso la casa dei genitori in via Cone a Scapezzano.All’improvviso, e per cause misteriose, è stato colto da un vero e proprio raptus di follia. Rinchiusosi nell’abitazione, Andrea è entrato in possesso di un fucile del padre scatenando il panico in tutta la frazione. Minacciando più volte di togliersi la vita con l’arma stretta fra le mani, ha tenuto in ansia i familiari per difficilissimi, interminabili minuti.Verso le tre del pomeriggio la madre del giovane, sentite le grida di terrore poveniente dall’interno dell’abitazione, ha compreso la gravità della situazione e non ha perso tempo a chiamare il 112. I carabinieri intervenuti sul posto sono stati costretti a neutralizzare il giovane con una collutazione: e proprio per le conseguenze di questo scontro sono scattate le manette.Nei guai è finito anche chi non c’entrava nulla. Si tratta del vicino di casa dei Verdini, Dario Paolini, il quale accortosi della gravità del fatto si è precipitato presso l’abitazione del vicino portando con sé una macchina fotografica. I carabinierì insospettiti dalla presenza di Paolini gli hanno chiesto spiegazìoni, senza però riceverne alcuna. Tornato nella sua abitazione Paolini sì è chiuso in casa con la famiglia, inveendo più volte contro i carabinieri e finendo anche lui coinvolto in una colluttazione con i militari dell’Arma. Dario Paolini è stato anch’egli tratto in arresto con lo stesso capo di accusa del vicino, resistenza a pubblico ufficiale. Condotti nel carcere di Montacuto, ad Ancona, entrambi i protagonisti della vicenda, Andrea Verdini e Dario Paolini sono ora in attesa di processo.

di Riccardo Silvi
da Il Messaggero