Dal sito dell’EVERGREEN simpaticamente abbiamo trovato scritto "contro una grande Cesanella il pulman non è bastato".
Ebbene sì la capolista si presenta in via Mantegna con tanto di pulman e rumorosissimi ma corretti tifosi, trasformando una trasferta insidiosa in una partita casalinga.
Cesanella dalla sua aveva la grande voglia di rimettersi presto in piedi e, contro la prima della classe.
Ne è uscita una partita bella, vibrante, giocata per giocare dura ma corretta, difese asfissianti e impeccabili tattiche dalle due panchine.
I cartai si presentano con una buona organizzazione di gioco da contrapporre al maggior tasso tecnico della squadra in bianco targata stop+go, tant’è che solo nel primo quarto, i sempre verdi ruotano ben quattro diverse difese che non danno punti di riferimento alle bocche da fuoco nostrane, e la gara scivola via sui binari dell’equilibrio. Il match è ben diretto dal solo arbitro superstite e le squadre lo aiutano giocando in maniera assolutamente sportiva.
Nonostante i pochi punti lo spettacolo è garantito dal continuo alternarsi del punteggio e dei gesti tecnici dei dieci in campo.
La svolta decisiva si ha nell’ultima frazione quando solo le big sanno tirare fuori dal cilindro le giocate migliori, nessuno si risparmia le panchine danno il loro importante contributo nelle rotazioni, i cuori battono forte, e solo una grande Cesanella riesce a chiudere il match sul 69-60, negli ultimi interminabili emozionantissimi 41 secondi:un Mencarelli formato NBA, inventa una penetrazione uno contro resto del mondo realizzando e subendo fallo, glaciale poi nel frustare la retina dalla lunetta; più tre.
Gli ospiti giocano il jolly del fallo sistematico ma, finalmente possiamo dire che Cesanella questa partita l’ha vinta con i tiri liberi.
Nel basket non esiste il pareggio e uno doveva vincere, siamo contenti di avervi raccontato "la vittoria più bella" cioè quella contro un grande avversario.

Cesanella Basket