Grande successo di pubblico per Marco Paolini a Senigallia
Una storia in musica con i Mercanti di Liquori
E mentre il Teatro La Fenice di Senigallia venerdì 23 febbraio si riempiva in ogni ordine e grado, Marco Paolini passeggiava per la platea e raccontava storie.
Storie comuni, di bambini degli anni ’60 e ragazzi nei ’70.
Storie, per intrattenere, storie per per alleviare "la depressione che ci ha preso tutti da mercoledi pomeriggio!".
Infine ha inizio "Miserabili, io e Margaret Thacher", monologhi, racconti e riflessioni in musica con i Mercanti di Liquori.Una storia che parte da lontano, ma neanche tanto, che racconta di un mondo contadino, duro, faticoso.Di un mondo pieno di speranze, di fiducia nel futuro, di lotte, di padri che sognano una vita migliore per i figli.
Eppoi? Eppoi cosa è successo? Come siamo arrivati a tutto ciò?
Gli anni ’80, la Thacher, le regole del mercato, ci hanno ridotti a vivere come dei "miserabili" in ossessiva ricerca di autoaffermazione.
Una "società di debiti" che comincia già dalla scuola, una società di precari e di agenzie interinali paragonate alle agenzie di viaggio che "tanto in entrambi i casi si tratta di occupare il tempo libero".
Una storia globale di un pezzo d’Italia, raccontata con ironia e pesante leggerezza da Marco Paolini, dove la musica dei Mercanti di Liquore è una presenza forte e tratteggia tutti i passaggi della metamorfosi della società italiana.
Ma la domanda è: come siamo arrivati a tutto questo?
"Ad un certo punto quelli come me che erano ragazzi negli anni ’70 hanno mollato, hanno disertato". dice Paolini
Ed allora forte, ma senza retorica, è l’invito a riflettere, su tutto ciò che nella trasformazione si è perduto, sulle regole e sull’assenza di regole, sulla mancanza di limiti, sulla spersonalizzazione.
Dice Paolini: "Miserabile è quella società che rinuncia a costruire il futuro e che si arrende agli oroscopi e ai maghi della finanza. Oggi siamo in balia di un sistema in cui la politica è sempre più incapace di determinare il futuro: ci condiziona più la Playstation 7 che il governo prossimo venturo".
A due giorni dalle dimissioni del governo di centrosinistra, il destino vuole che lo spettacolo di Paolini s’inserisca perfettamente nel marasma di umori che attraversa il variegato popolo della sinistra.
Maria Pettinari
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