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Senigallia: Paradisi minacciato di morte

Contro l'avvocato scritte inquietanti all'interno del vecchio palasport


Roberto ParadisiUna stella a cinque punte, simbolo delle Brigate rosse, tracciata con un pennarello sulla bacheca della Us. Pallavolo Senigallia ed un emblematico "Paradisi, muori" sulla locandina della società, rivolto inequivocabilmente a Roberto Paradisi, dirigente della compagine sportiva. Simboli e scritte che qualcuno durante il fine settimana ha tracciato all’interno del vecchio palazzetto dello sport in via Campo Boario, adiacente allo stadio. Messaggi inquietanti che richiamano alla mente la recente recrudescenza terroristica sfociata in alcuni arresti.Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i custodi della palestra, utilizzata in genere per gli allenamenti e le partite dell’Us. Pallavolo.Immediatamente sono state informate le forze dell’ordine. Avvisato naturalmente anche l’avvocato Roberto Paradisi, che oltre alla dirigenza della società sportiva ricopre la carica di consigliere comunale per la lista civica "Liberi per Senigallia".Gli agenti della Digos hanno effettuato i rilievi fotografici e cercato elementi in grado di far risalire agli ignoti autori delle scritte. Indagini sono state subito avviate e sull’accaduto il dirigente della Digos Antonio Nicolli ha provveduto ad inviare una informativa direttamente il ministero.Le indagini tendono naturalmente ad accertare se le scritte e le minacce possano ritenersi frutto di una azione mirata – con significati quindi politici – o se invece si sia trattato di uno scherzo, se pure di pessimo gusto dettato da manie di emulazione.Particolare che potrebbe far propendere per la prima ipotesi, il fatto che l’avvocato Paradisi è anche collaboratore di Libero, il quotidiano finito giorni fa nel mirino delle Brigate rosse, come un probabile obiettivo di attentato. Proprio su "Libero" la scorsa estate Paradisi aveva denunciato di aver ricevuto minacce durante la manifestazione in piazzale della Libertà, che vedeva contrapposti esponenti di "Forza nuova" e no global di alcuni centri sociali. Ma potrebbe anche trattarsi di un avvertimento pesante di "frequentatori" notturni della struttura.Paradisi più volte ha denunciato anche in consiglio comunale come il vecchio palazzetto di via Campo Boario sia spesso in balia di balordi e di raid ladreschi o vandalici. Certo è che in un momento come questo, le forze dell’ordine intendono far piena luce sull’episodio. Anche perchè, comunque sempre di minacce inquietanti si tratta.Nella sua veste di consigliere comunale, Roberto Paradisi ha anche dato luogo ad una querelle a distanza con il centro sociale autogestito "Mezza Canaja". E’ stato, infatti lo stesso Paradisi nei mesi scorsi a porre la questione della sede sul lungomare che i no global avrebbero dovuto lasciare a fine estate, con relativo pagamento della penale.Sempre il consigliere di "Liberi per Senigallia" aveva contestato in maniera pesante il comportamento del sindaco Luana Angeloni e del presidente del Consiglio Comunale, Silvano Paradisi per il blitz effettuato lo scorso novembre dal "Mezza canaja" in Comune allo scopo di sollecitare l’ottenimento della loro nuova sede.

Sandro Galli
Il Resto del Carlino

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 20 febbraio, 2007 
alle ore 9:20
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