"Un Viaggio tra i meandri dei miei pensieri" così Marco Durpetti descrive il suo libro Il Viaggio edito dalla Seneca Edizioni.
Un piccolo libro pieno di struggente nostalgia per gli anni vissuti a Senigallia, dove è nato e vissuto e giocato e amato, prima che la vita, l’amore ed un alvoro lo portassero a Milano.
Pensieri, ricordi ed emozioni che si dipanano lungo il tragitto Milano-Senigallia in un viaggio nel viaggio che lo porta al capezzale di un babbo "brontolone".
"La perdita di mio padre, avvenuta in un periodo particolare della mia vita, l’ho vissuta interiormente come un’eruzione vulcanica che ha risvegliato in me, reminiscenze apparentemente dimenticate e mi ha spinto ad intraprendere un"viaggio"" spiega Marco.
Ed in questo "viaggio" c’è tutto: c’è gioia, c’è dolore, impegno civile e racconti esilaranti dell’età adolescenziale.Sullo sfondo una Senigallia degli anni 60/70, del Bar Dino di fronte al Cinema Eden e dei suoi clienti abituali come Ivo ex muratore in pensione o Neno Marinelli, l’artista Marinelli, o il "buon" Lanari, e poi Romoletto e la Pina, che ogni giorno "si beveva un cognachino" perchè diceva lei "che aveva un terribile mal di denti".I giochi in Piazza Simoncelli, gli amici dell’infanzia e la Scuola Pascoli, il Prof. Renzo Paci, la "Paciana" ed il Dott. Mercuri.
"Fanno da collante tra passato e presente i numerosi viaggi compiuti..con il treno, con la mente, con il cuore e l’ultimo viaggio" dice Marco che nel suo racconto scrive:"…Con il tempo ho imparato che per fare un buon viaggio, occorre isolarsi da tutto e da tutti, se chi sale in treno ti vede con gli auricolari ed il libro aperto, difficilmente ti rivolge la parola.." e ancora "…il treno ti aiuta a meditare, corre veloce come corrono i ricordi, troppo spesso è appesantito dalle emozioni dei suoi passeggeri e più problemi trasporta e più ritardo accumula, un treno con viandanti spensierati è più leggero ed arriva sempre in orario!…".

Maria Pettinari