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Tempi moderni al C.S.A. Mezza Canaja

Giovedì 18 gennaio alle ore 21.30


Tempi moderniLa rassegna cinematografica Te lo faccio vedere io! al Mezza Canaja comincia Giovedì 18 alle ore 21.30 con un classico Tempi moderni di Charles Chaplin.
Le pecore stanno al gregge come gli operai stanno alla fabbrica. E’ questa la crudele, spietata quanto reale metafora attraverso la quale Charles Chaplin apre le danze ad uno dei suoi capolavori che l’hanno scritto nella storia delle star della cinematografia. Negli Stati Uniti d’America segnati dall’impegno nel conflitto mondiale e dai postumi della crisi economica, il capitalismo, come risposta ai limiti della tecnologia e dell’economia alle sue origini, subisce una vera e propria metamorfosi, sulla base delle teorie sull’organizzazione della produzione industriale elaborate da dall’ing. F. Taylor e soprattutto Henri Ford, il primo a introdurre la catena di montaggio in un processo produttivo ampiamente standardizzato. L’idea della possibilità di una crescita illimitata, sia della quantità di merce prodotta, sia degli insediamenti produttivi, del le fabbriche sul territorio, il gigantismo degli impianti rappresentano la "vera filosofia" del pensiero fordista che manifesterà sulla società americana notevoli conseguenze. Se da un lato la produzione di massa abbassa notevolmente il costo della merce e aumenta il salario per via del cottimo, dall’altra si materializza, attraverso la catena di montaggio, la più famosa forma di alienazione ovvero quello della classe operaia. La società inoltre si spinge a omologarsi nei gusti e nelle scelte, a perdere l’identità e la particolarità delle comunità ristrette. E in effetti le fabbriche non producono quello che i consumatori desiderano comperare, ma i consumatori comprano quello che le fabbriche decidono di produrre. Si può affermare quindi che la fabbrica produce la società. Dunque la fabbrica è luogo centrale di decisioni strategiche: vi si decide cosa produrre, quanto produrre, con quali tempi e con quali modi.
Per Charlie Chaplin alle prese con una nuova realizzazione cinematografica impegnata nella tematica sociale sono dunque "Tempi Moderni, e lo saranno ancor di più venti anni dopo. Il suo nome comparirà non nelle cronache destinate alla cinematografia ma nei registri della C.I.A.: per il senatore Joseph McCarthy, personaggio esuberante quanto eccessivo nell’anticomunismo, i film di Chaplin rappresentano un atto di accusa al sistema e celano simpatie filosovietiche costringendo lo stesso Chaplin ad abbandonare il territorio d egli Stati Uniti D’America.
Tempi Moderni rappresenta una vera e propria testimonianza storica per chi volesse analizzare con l’inimitabile mimica e la comicità unica di un personaggio come Charlie Chaplin un complesso periodo storico come il fordismo le cui ripercussioni ed evoluzioni globali gravano nella società attuale.

CSA Mezza Canaja

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Giovedì 18 gennaio, 2007 
alle ore 16:30
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