Un film in televisione ci fa riflettere…
di Audi Carol
Buongiorno miei carissimi amici del Giovedì in Rosa e soprattutto Buon Anno!
Un augur io per un 2007 di pace e serenità, di abbondanza (in tutti i sensi compreso quello delle tasche…) e di amore (che utopia!)
Mi piacerebbe parlarvi delle grande mangiate che abbiamo affrontato durante le fest ività….in teoria fino a ieri pomeriggio l’intenzione era questa, ma qualcosa è cambiato sulla tabella di marcia e il programma è stato modificato.
Sapete cari amici, io ho un motto, una frase che ho scelto come giustificazion e al mio comportamento un po’ pazzerello e disordinato… “Ogni giorno la vita ci riserva una sorpresa, qualcosa di nuovo può sempre accadere…“
Ed è vero.Basta un film in televisione, per farci pensare, riflettere.
Badate bene, non parlo di filmetti stupidini, basati su parolacce o frasi che parlano sempre e solo di sesso (e in quel mentre i nostri figli fanno mille domande), nè mi riferisco a quelli di animazione, è il classico racconto italiano che ci fa pensare.
Già, a noi non piace molto la fiction del nostro paese, forse perchè è pesante, forse perchè è tropp o vera e ci fa sbattere il muso con le realtà a noi sgradevoli che dobbiamo affrontare per forza, che non ci piacciono e che non riusciamo e non possiamo risolvere….
“C’ è un film d’avventura su lla foresta dell’Amazzonia sull’altro canale, forse è più divertente e meno pesante!“
“Ma no…che qui c’è Il bambino e la Befana!“
La bimba: “Bello!Io voglio vedere la Befana, la Befana, voglio vedere la Befana!“
E sia.Guardiamoci ‘sta Befana, tocca sempre sacrificarci…ma alla prossima occasione mi com pro un’altra TV e la schiaffo in camera da letto, mi barrico dentro e GUAi a chi non mi fa vedere quello che voglio io!
Forse tra tanti film, quello di ieri è stata la scelta giusta.Mi ha fatto riflettere molto.
Amiche carissime, a voi una domanda.
Quanto sono importanti i vostri figli?Nella scala dei valori, le nostre creature vengono per primo, sempre.
Invece, può capitare che una donna in carriera, separata e con uno stress a duemila addosso, non la pensi così.
Potrebbe essere che consideri il figlio un peso, che non sopporti le sue chiacchiere, che lo costringa a starsene in camera sua a giocare con i videogiochi, senza far rumore (non so voi, ma io non conosco videogiochi silenziosi, mah!), aspettando la baby sitter di turno, una qualsiasi.
Una qualsiasi, ripeto, l’importante è che se ne stia con il ragazzino, mentre la mamma se ne va a cena fuori con il suo spasimante.
Un’attrice famosa interpreta questa parte, non vi dico i commenti…”Madre snaturata, voi donne siete tutte così….!
ALT!Come come come come?
Un momento, non è vero!Potrebbe pur esserci un esemplare di donna così, ma in fondo le ragioni di questo comportamento potrebbero essere molto gravose ed importanti.
Chiaro, non ci sono giustificazioni ad un comportamento così superficiale, nè scusanti, compassione.
La compassione si deve avere per il figlio, che si sente ripetere tutto il giorno dalla madre che se non ci fosse stato lui, la vita di lei sarebbe meno pesante e sicuramente più divertente.
Parole marchiate a fuoco, indelebili nel cuore di un bambino…ma torniamo a noi…che cosa succede poi?
Il bambino viene rapito da una ragazza travestita da Befana, che lo attira giocando con la sua curiosità, gli chiede se vuole fare una passeggiata con lei e lui naturalmente, nella sua innocenza, accetta.
I n sintesi l’uomo che la mamma “snaturata” frequenta, a causa di un cospicuo debito di gioco, organizza un finto rapimento per far prelevare dalla donna, direttrice di banca (beata lei..) 100 mila euro per paga re il fantomatico riscatto.E che fa lei?
Ovviamente, pur di salvare il figlio, la donna rischia tutto, mette in borsa la somma e la consegna al suo partner, che come un cavaliere della tavola rotonda, si offre di consegnare con notevole sprezzo del pericolo, il malloppo ai rapitori.
Cari amici di Giovedì in Rosa, perchè secondo voi sto qui stamattina a farvi il riassunto di un film, che forse a v oi non interessa neanche ascoltare?Il vero motivo è che questa storia, intrecciata in uno scenario tipicamente italiano, con sottefugi, imbrogli, spaccio, debiti di gioco, vendette personali o su commissione, insomma. …mette in evidenza una cosa.Teniamo a quello che abbiamo solo quando lo stiamo perdendo o crediamo già di averlo perso.
Quella donna così amante della vita mondana, si rende conto di quanto la sua esistenza s ia vuota senza suo figlio, e decide di cambiare.
Quando finalmente riesce ad abbracciarlo capisce il vero senso della vita: la famiglia, l’amore.
Non c’è cosa più grande che l’amore di un figlio, disinteressato, puro.Il complimento di un bambino: “Mamma sei bella, sei buona, sono contento che tu sia mia madre..“, non è paragonabile a nessuna fascia vinta ad un concorso d i bellezza, o di nessun premio alla lotteria, nè ad una gratificazione sul lavoro.
Significa che siamo le migliori persone del mondo per loro, i nostri figli.
Dobbiamo proteggerli e cercare di aiutarli a crescere i n un mondo che non è più quello che conoscevamo un tempo, è cambiato,in peggio però.
Noi mamme lo sappiamo, e tranne qualche eccezione, (molto rara), teniamo ai nostri figli più della nostra stessa vita.
Faremmo qualsiasi cosa per difenderli, anche frequentare lezioni di autodifesa e sparare al poligono di tiro.Avete mai visto una leonessa come difende i suoi cuccioli, mentre i predatori cercano di sbranarli?
Più o meno la stessa cosa, per noi, siamo intesi.
Baci e baciotti dalla vostra Audi Carol, spero di non avervi fatto prendere il magone stamattina, comunque non preoccupatevi, c’è anche il lato divertente in questa vita così dura, l’importante è trovarlo!
Audi Carol
(Personaggio di Claudia Perticaroli)
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!