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Corso gratuito di Esperanto a Senigallia

Lunedì 27 con il Prof. Aldo Grassini


Aldo GrassiniLa Stella Verde dell’Esperanto torna a Senigallia. Dopo il successo dello scorso anno lunedì 27 novembre torna il corso di Esperanto organizzato dal Gruppo Esperantista Marchigiano.
Il corso, completamente gratuito come tutto ciò che riguarda l’Esperanto, si terrà presso l’albergo Stella sul lungomare da Vinci al N° 84a. Chiunque può partecipare, è sufficiente presentarsi in albergo lunedì alle 21:00.
A tenere il corso è il professor Aldo Grassini, presidente nazionale della Federazione Esperantista Italiana, oltre che ideatore e fondatore del Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona.
Ma che cosa è l’esperanto? L’Esperanto è una lingua “artificiale”, cioè inventata, nata nel 1887 per iniziativa del medico polacco Ludovico Lazzaro Zamenhof, dal quale indirettamente prende il nome (lingvo internacia de Doktoro Esperanto = lingua internazionale del Dottore che spera).
La finalità dell’Esperanto non è quella di sostituire le lingue nazionali, al contrario, gli esperantisti sono tra i più convinti difensori del valore della diversità delle culture, e sostenitori della pari dignità di tutte le lingue. Proprio perché lingua propria di nessuna nazione e insieme accessibile a tutti su una base di uguaglianza tutela contro il predominio culturale dei più forti e contro i rischi di una visione monoculturale del mondo.
L’Esperanto si impara facilmente. Ortografia, fonetica, grammatica e sintassi dell’Esperanto si basano su principi di semplicità e regolarità: ad ogni suono corrisponde una sola lettera e ad ogni lettera un solo suono; non esistono consonanti doppie; non esiste differenza tra vocali aperte e chiuse; l’accento cade sempre sulla penultima sillaba; le regole grammaticali sono appena 16 (sedici) senza eccezioni; vi è una grande libertà di composizione della frase, senza collocazioni obbligate delle varie parti del discorso.
Grazie ad un razionale e facilmente memorizzabile sistema di radici, prefissi e suffissi, ed in forza della generale possibilità di creare parole composte che “descrivano” un determinato concetto, si raggiunge, partendo da un numero abbastanza ridotto di radici, un tesoro lessicale capace di esprimere anche le più sottili sfumature di pensiero, in una forma comprensibile a popoli di diverse tradizioni culturali.
Non basta l’inglese? Una cosa non esclude l’altra, anzi alcune ricerche sul campo hanno dimostrato che l’apprendimento dell’Esperanto è anche propedeutico all’apprendimento di altre lingue naturali, cioè chi ha studiato l’Esperanto e poi vuole imparare l’inglese, lo spagnolo o qualsiasi altra lingua si trova molto facilitato.
L’inglese non basta, primo perché non tutti riescono ad impararlo decentemente e secondo perché essendo la lingua di un popolo e di una cultura esprime quella cultura e quindi inevitabilmente non sarà mai veramente democratica, chi nasce in un paese di lingua madre inglese sarà sempre avvantaggiato sul resto del mondo perché “padrone” della lingua e tutti gli altri “sudditi” o stranieri.
Per informazioni: 380.6026026 – 071.64940 – www.laverdapego.it.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 24 novembre, 2006 
alle ore 17:18
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