Quanto fa bene parlare, quanto è importante il dialogo in famiglia?
di Audi Carol
Buongiorno miei cari amici del Giovedì in rosa!
Un vagone di baciotti e bacioni a tutti voi che mi seguite fedelmente, a tutti coloro che sin dal mio primo articolo sono rimasti incollati allo schermo del pc ad aspettare l’appuntamento settimanale (ho qualche dubbio che sia realmente successo così…sobh), a quelli che mi leggono per la prima volta e si domandano: e questa chi è?Audi Carol, naturalmente, chi altri?
Oggi vi voglio parlare di un argomento che non ho mai e poi mai affrontato finora….l’amore!E’ vero che non ne ho mai parlato, figuriamoci se Audi Carol parla d’amore, tsè…Romantica?
Noooo, assolutamente, forse un pochino, ma solo un pizzichino..Nella vita ci vuole, sapete, un po’ di romanticismo, è diventato tutto così standard, così meccanico, così di routine…
Facciamo le stesse cose ogni giorno, spesso ci dimentichiamo addiruttura di salutare i familiari prima di scappare via come il vento verso gli impegni quotidiani…Un salutino volante, un ciao detto fra i denti, un biglietto appiccicato sul frigorifero con su scritto: "’rcordt de pagà la bullett…"
Insomma, dove sono finiti i discorsi seri, i complicati ragionamenti familiari che si facevano a tavola?Ma sì, quando in diciotto persone si stava seduti a mangiare e mangiare, discutere, litigare anche magari…le sane chiacchierate in compagnia, le confidenze madre-figia, oppure padre-figlio…in pratica questo stile di vita è in estinzione, le due ore dedicate al pranzo o alla cena sono un vago ricordo…
Per carità, obiettivamente io aborrisco le abbuffate familiari,così come non ho tutto questo tempo da dedicare ai pasti… ma il rapporto tra i componenti di una famiglia, quando il dialogo viene a mancare, si logora un po’, non trovate?
Voi mi chiederete: e l’amore?Che c’entra con tutto questo bel discorso?C’entra, sì che c’entra…
Vorrei descrivere una situazione tipo….una famiglia qualsiasi (non la mia, chiaro?) in cui entrambi i coniugi lavorano, i figli oramai grandicelli sono indipendenti e possono anche stare soli a casa…
Ora di pranzo: si ingurgita al volo cibo preparato frettolosamente, in quanto sia padre che madre devono scappare di nuovo al lavoro…i figli che mentre sono a tavola hanno le orecchie foderate da cuffiette collegate ad uno strano attrezzo cubico che emette musica a palla…o addirittura lanciano sms a tutto spiano ai loro amici…
Cosa abbiamo mangiato?".
Una folata di vento , una bufera scatenano questi ragazzi quando si alzano di fuga da tavola, corrono in camera e con uno spintone si barricano nelle loro stanze…"Siamo rimasti io e te, cara…di che….paralavamo?
Mi sembra una battuta di "Chicken Little", il pollastro che non aveva nessun tipo di dialogo con il suo tanto temuto papà, del quale aveva una tremenda soggezione…
"Di niente…Hai pagato la bolletta?Ricordati che dobbiamo arrivare a fine mese…C’era poco sale nell’acqua della pasta…sgrunt!Hai lasciato i calzini sopra il tavolo stamattina, almeno gettali nel cesto della biancheria sporca! Doppio sgrunt!Uhmf, mi vado a sdraiare cinque minuti, sono stanco!"
Ma le domande del tipo:"Come è andata al lavoro,caro?Cara come sei bella oggi, hai cambiato profumo? Buoooono…"
Oppure:"PARLIAMONE."
Cosa è questa parola?Parlareeee?Ma chi ce lo ha il tempo da sprecare in chiacchiere inutili?
Siamo sempre di corsa, di fretta, ci dimentichiamo proprio cosa significa aprire il nostro cuore agli altri, non ne abbiamo il tempo…o non lo vogliamo trovare un minuto da dedicare alla persona amata?
Non si può dare tutto per scontato, molti dei rapporti vanno in crisi per mancanza di dialogo, perchè quando uno dei due è nervoso tende a sfogarsi o rinchiudersi in sè stesso…Allora la lite trova terreno fertile, si fa prima a scannarsi, a mandarsi a quel paese, che a parlare, perchè a comunicare ci vuole più impegno, ovvio..
Non ci si accorge della pettinatura nuova della compagna, non si fa caso che dopo due anni lui si è fatto finalmente la barba…(caso estremo…) o se i suoi capelli sono diventati più grigi…perchè non ci si guarda neanche più in faccia…
Se ci fermassimo un attimo, uscendo dal turbine, dalla giostra in cui siamo finiti, se staccassimo la spina per mezz’ora, forse riusciremmo a capirci tutti quanti…Una volta tutta questa tecnologia non c’era, e aggiungo anche purtroppo, visto che io sono una di quelle che non rinuncerebbe mai al progresso…
Ma la sera si discuteva, i figli raccontavano ai genitori cosa era successo a scuola, oppure parlavano dei loro fidanzatini…si aveva tempo anche per una maggiore intimità, importante e senza dubbio fondamentale in un rapporto di coppia…
Non voglio fare la moralista stamattina, io voglio solo sollevare i problemi per poi discuterne, magari insieme, miei cari ciccini rosa.
Sono la prima che sbaglia, non sono quella che predica bene e razzola male, io sono una che commette centomila errori al giorno…e non mi permetterei mai di fare la morale a nessuno, parola mia…Mi piace parlare, forse anche troppo, vero amici che la pensate così, veeerooo?Comunque, a parte gli scherzi, nei miei mostruosamenti lunghi pensieri c’è sempre qualcosa di reale, di concreto.I problemi ci sono sempre, conviviamo con loro quotidianamente, ma forse è meglio risolverli subito, altrimenti fanno la fine del mucchio della biancheria sporca, crescono sempre di più!Un bacione a tutti quanti dalla vostra Audi Carol!
(Personaggio di Claudia Perticaroli)
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