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Senigallia: Nella zona sud del Ciarnin si costituisce un comitato

Le richieste: un diverso allaccio della futura complanare e parcheggi aldilà della statale


Spiaggia SenigalliaIn questi giorni è sorto un nuovo comitato di cittadini che sta raccogliendo le firme per ben due petizioni che riguardano la zona di Ciarnin sud.
Dal sottopasso pedonale di fianco alla pizzeria Michele da Walter fino al sottopassaggio al km 277 circa della statale ci sono ben 1600-1700 metri senza alcun collegamento tra lungomare da Vinci e statale, da notare che in questo tratto di lungomare insistono 7 alberghi: Licia, Nuovo Diana, Olympia, Stella, Lucia, Gabbiano, Ambasciatori; un villaggio turistico: Benvivere; 10 campeggi: Smeraldo, Holiday, Il Nido, Liana, Raggio di luna, Onda blu, Playa, Mare verde, Spiaggia di velluto, Cortina; 8 ristoranti-pizzerie: Michele da Walter, Luna rossa, Tucano, Da Carmen, Pomodoro, Il Pescatore, La Siesta, Clipper; un bar centro sociale: Circolo f.lli Bandiera; una gelateria: Gelo giallo, un bar tabacchi: Solarium e un edicola: Caldarella; oltre all’ininterrotta serie di stabilimenti balneari sull’arenile, a molte abitazioni private di residenti, a moltissimi appartamenti turistici anche di recentissima costruzione e a un imprecisato numero di piccoli campeggi privati.
I problemi della zona Ciarnin sud, che il comitato cerca di affrontare, sono dunque sostanzialmente due:
1) Il primo problema è la cronica carenza di parcheggi sul lungomare da Vinci nel periodo estivo. In parte a causa del notevole sviluppo edilizio degli ultimi anni (con almeno un centinaio di nuovi appartamenti turistici costruiti dal 2000 in poi su un fronte di lungomare di 500-600 metri) senza che il numero di posti macchina, di cui queste nuove costruzioni sono pur state dotate per legge, siano anche lontanamente adeguate al tipo di movimento veicolare che tali residenze provocano.
Altra causa dell’insufficienza dei parcheggi è il notevole e fortunato incremento che sta avendo negli ultimi anni il turismo pendolare (inevitabilmente automunito). Questo fenomeno è stato a sua volta favorito dallo sviluppo e dall’ammodernamento di diverse attività e dagli investimenti che gli operatori turistici della zona, gestori di stabilimenti balneari, alberghi, campeggi, ristoranti ecc. hanno fatto. Proprio questi investimenti, queste positive iniziative rischiano però di essere mortificate e in parte vanificate se non si trova una soluzione al problema dei parcheggi e al traffico sul lungomare, non è difficile verificare nelle giornate di bel tempo di luglio e agosto come i posti macchina siano tutti pieni (liberi, a pagamento o anche abusivi) quando ancora sulla spiaggia fanno mostra di sé numerosi ombrelloni chiusi, mentre file di auto, con al volante automobilisti sempre più nervosi, vanno invano su e giù sul lungomare, ammorbando l’aria e mettendo in pericolo i bagnanti (adulti, anziani, bambini) che svagati attraversano la strada.
Non va poi dimenticato che questa zona, seppur chiaramente a vocazione turistica, ha un discreto numero di residenti fissi, gente che in gran parte gode, direttamente o indirettamente, dei vantaggi dello sviluppo turistico, ma che avrebbe anche diritto, come ogni altro cittadino, a un minimo di rispetto e attenzione al proprio vivere quotidiano.
Per tutto ciò il comitato sta raccogliendo firme tra i residenti e gli operatori turistici per chiedere al comune che si realizzino dei parcheggi a monte della ferrovia e della statale 16, i quali siano collegati con almeno un sottopasso pedonale al lungomare.
2) Il secondo problema è noto, annoso e comune, in vari gradi, a molta parte del litorale adriatico. Dal Ciarnin in poi, andando verso sud, la fascia costiera urbanizzata a prevalente vocazione turistica è particolarmente stretta e si addossa alla ferrovia alla quale è addossata a sua volta la S.S. 16. E’ evidente come questo sia un gravissimo handicap per il turismo, sopratutto mentre, come è noto, si va sempre più diffondendo, tra il pubblico delle vacanze, la richiesta di mete il più possibile “naturali” e antitetiche al rumore e all’inquinamento delle città.
Ora, mentre per la ferrovia non si intravede, né a breve né a medio termine, nessuna possibile soluzione, per quello che riguarda la statale la programmata terza corsia dell’A14 con la concomitante complanare che il nostro comune ha ottenuto sembra potere nei prossimi anni mitigare il problema. Purtroppo però, da ciò che risulta dai progetti finora pubblicati, l’innesto a sud della complanare dovrebbe essere al km 276 della S.S. 16, grosso modo, sul lungomare da Vinci, siamo all’altezza del camping Liana, da li in giù e fino al sottopassaggio, quello alto alto e storto storto, ci sono 6 alberghi, 7 campeggi grandi e piccoli ecc. ecc. oltre che molte abitazioni private turistiche e non. Si ritiene quindi che uno sforzo ulteriore sia indispensabile per non penalizzare questa importante zona della città. La complanare andrebbe prolungata fino al sottopassaggio famoso, all’incirca al km 277. Non va altresì sottovalutato il peso che il traffico della statale, col suo carico di inquinamento atmosferico e acustico, ha sulla popolazione, residenti o turisti che siano, risultando da molteplici punti di vista più grave della ferrovia stessa. Inoltre, la rotatoria di allaccio verrebbe a corrispondere così al sottopasso per il lungomare già esistente che, con la trasformazione dello stesso in sottovia della S.S. 16, consentirebbe un accesso ottimale al lungomare sud di Senigallia, sicuro e a norma anche per i raggi di curvatura e pendenze previsti dal codice della strada. Potrebbe essere finalmente agibile anche ad autobus e corriere.
Per chi conosce bene la zona, per chi ha la pazienza di farci un giro o di studiarsi una carta, apparirà chiaro come questi due interventi, in fondo relativamente modesti, si colleghino strettamente l’uno a l’altro, anzi siano, in un certo senso, complementari. Significherebbero per questa parte di territorio un notevole salto di qualità che ripagherebbe in breve tempo ampiamente lo sforzo: in termini economici, perché risolleverebbe le sorti delle attività turistiche del lungomare e inoltre valorizzerebbe enormemente la bella campagna che ora per i turisti è solo una ridente cartolina, irraggiungibile aldilà delle barriere di ferrovia e statale, e in termini di paesaggio e di qualità della vita quindi, che poi per una zona a vocazione turistica si traduce anche e di nuovo in vantaggio economico E’ facile immaginare questa campagna, che si spera resti tale, attraversata da sentieri che rendano accessibili dal lungomare, a piedi o in bicicletta, i graziosi laghetti sulle colline, il paese della Gabriella, le fattorie che ancora esistono, la Torre di Montignano ecc. ecc. ed è facile immaginare come da ciò trarrebbero, sicuramente in molti, molti vantaggi.
Naturalmente i promotori del comitato confidano di essere convocati al più presto dall’amministrazione comunale e in particolare dagli assessori competenti affinché possano essere illustrati più dettagliatamente i problemi e ricercate con spirito di collaborazione le più idonee soluzioni agli stessi.

Leonardo Barucca

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 8 novembre, 2006 
alle ore 9:14
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