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Inizia la Stagione di Prosa 2006-07 del teatro La Fenice di Senigallia

Si apre il 21 e 22 ottobre con "Sei personaggi in cerca d’autore" nell’allestimento di Carlo Cecchi


Carlo Cecchi e Paolo Graziosi in scenaLa stagione di prosa 2006-7 del teatro La Fenice di Senigallia a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune con il contributo della Provincia di Ancona (Assessorato alla Cultura) e con la collaborazione di Amat e For.Ma, inizia il 21 e 22 ottobre con il riallestimento di uno dei più applauditi spettacoli delle passate stagioni: "Sei personaggi in cerca d’autore" di Pirandello, diretto e interpretato dal grande Carlo Cecchi.
Il lavoro ha debuttato nel 2003 e riparte per il suo 4° anno di tournée proprio da Senigallia. In scena ci sono Carlo Cecchi, Paolo Graziosi, Angelica Ippolito, Antonia Truppo e poi ancora Alessandro Baldinotti, Isabella Carloni, Francesco Ferrieri, Viola Graziosi, Licia La Rosa, Francesca Leone, Riccardo Lupo, Paolo Mannina, Rino Marino, Diego Sepe. Lo spettacolo con le scene e i costumi della grande artista Titina Maselli e le luci di Paolo Manti è stato visto da 280 mila spettatori in 77 città e 295 recite.Prodotto nel 2003 dal Teatro Stabile delle Marche, il progetto ha visto la collaborazione di Amat, Comune di Urbino (per il 150 del Teatro Sanzio) e del Mercadante Stabile di Napoli, ha ottenuto il premio degli abbonati "La maschera d’oro" 2005 a Carlo Cecchi come miglior attore. Agli Oscar italiani del teatro, gli Olimpici 2005, Paolo Graziosi è stato premiato come miglior attore e Antonia Truppo come miglior attrice esordiente. Oltre confine, lo spettacolo ha ricevuto 10 minuti di applausi a Berlino, al Berliner Ensemble tempio di Brecht. A dicembre, la tournée si chiuderà a Parigi dal 12 al 16 all’Athenée – Theatre Louis Jouvet.
A Senigallia va in scena sabato 21 ottobre alle 21.00 e domenica 22 alle 17.00.

Note di regia
[…] ho già la testa piena di nuove cose! Tante novelle… E una stranezza così triste, così triste: Sei personaggi in cerca d’autore: romanzo da fare.
[…] Sei personaggi presi in un dramma terribile, che mi vengono appresso, per esser composti in un romanzo, un’ossessione, e io che non voglio saperne, e io che dico loro che è inutile e che non m’importa di loro […] e loro che mi mostrano tutte le loro piaghe, e io che li caccio via… – e così alla fine il romanzo da fare verrà fuori fatto.
[Lettera di Pirandello al figlio Stefano del 23 luglio 1917]

Ma non fu il romanzo, fu una "commedia da fare" che venne fuori fatta: la commedia di quei sei personaggi che lo ossessionavano perché il loro dramma fosse composto in forma di romanzo e che, frustrati dal rifiuto persistente dell’autore, vanno in un teatro sperando di avere migliore fortuna.
L’arrivo dei sei personaggi in cerca d’autore sul palcoscenico di un teatro dove una compagnia sta facendo le prove e l’arrivo di Sei personaggi in cerca d’autore sui palcoscenici dei teatri di tutto il mondo, costituirono, ai suoi tempi, un fatto clamoroso. Oggi è diventato un classico del Novecento; è un titolo famosissimo, ma al solo sentirlo citare provoca, insieme al nome del suo autore, un sentimento di grande noia.
Al centro di quasi tutte le commedie annegate nel dramma, drammi annegati nella commedia, tragedie annegate nella farsa, farse annegate nella tragedia, ecc. ecc., al centro di tutti questi annegamenti pirandelliani c’è sempre, o quasi sempre, una famiglia.
Qui di famiglie ce ne sono due; due famiglie ma, una mamma sola. La prima famiglia è costituita dal Padre e dal Figlio, essendosene la Madre andata via con un altro uomo. La seconda famiglia è costituita dalla Madre, presentemente vedova poiché l’altro uomo, nel frattempo, è morto; e dai figli avuti da costui: la Figliastra, il Giovinetto, la Bambina.
Le due famiglie si sono riunite in seguito ad un fatto piuttosto scabroso: il Padre stava lì lì per scoparsi la Figliastra in una casa d’appuntamenti travestita da sartoria di lusso per Signora, di cui il padre era cliente; non per i vestiti, beninteso, ma per le ragazzine; e fra queste, appunto, un giorno gli capitò la Figliastra. L’arrivo inopinato della Madre evitò lo svolgersi del fattaccio.
Dopo la riunione in casa del Padre, la vita in famiglia delle due famiglie è quanto di più difficile e tormentato: odi disprezzi strazi sdegni ricatti vendette fra padre madre figlio figliastri fratelli fratellastri sorellastre; mancano, purtroppo, suoceri e cognati.Il ritratto che ne viene fuori potrebbe essere atroce se Pirandello, come sempre fa, non annegasse quell’inferno d’irrealtà e d’imbecillità borghese nell’aura dolciastra del dibattito pseudo-filosofico e pseudo-estetico. E la trama nera dei suoi canovacci – così esemplarmente italiani – continua, da quasi un secolo, ad essere nascosta sotto la maschera del conflitto fra finzione e realtà, uno nessuno e centomila, vita che cangia e forma che non cangia.
(Carlo Cecchi)

PrevenditaLa prevendita dei biglietti per la stagione di prosa 2006-07 del teatro è aperta. ùÈ possibile acquistarli alla biglietteria del teatro in via Battisti 19 tutti i giorni dalle 17 alle 20.30. Il giorno stesso dello spettacolo dalle 17 per le rappresentazioni serali con inizio alle 21; dalle 14 per le repliche pomeridiane con inizio alle 17. Il telefono della biglietteria è 071.7930842, quello del teatro 071.7929509, quello dell’assessorato alla cultura infine è 071.6629350.
Info fenicesenigallia.it o beni.culturali@comune.senigallia.an.it

Alessandro Piccinini
Pubblicato Venerdì 20 ottobre, 2006 
alle ore 10:31
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