Città storiche & turismo nell’Italia Centrale: un seminario a Corinaldo
Il difficile rapporto tra centri storici e turismo di massa
Città storiche & turismo nell’Italia Centrale. Il cinema per cercare l’anima delle Città e per sostenere nuove politiche urbane. Questo è il titolo del seminario che si è tenuto lunedì 11 settembre nella Sala Grande del Palazzo Comunale di Corinaldo, per iniziativa del professor Sergi del dipartimento di Architettura Disegno Rilievo Urbanistica Storia della Università Politecnica Marche di Ancona e del professor Aslan dell’École d’Architecture de Paris-La Villette.
Questa iniziativa è stata sostenuta dai Comuni di Corinaldo, Castelraimondo, Cingoli, Porto Recanati e Sassoferrato.
Il seminario è stato aperto con un intervento del Sindaco Livio Scattolini e ha visto la presenza dell’Assessore alla Cultura Fernando De Iasi, i quali anche lo scorso anno avevano sostenuto una analoga iniziativa di studio, che già allora aveva riscontrato un notevole interesse, sia tra gli studiosi che tra gli Amministratori di diversi Comuni marchigiani.
Il tema affrontato da una serie di quattordici relatori, undici italiani e tre francesi, è stato coordinato da Pietro Elisei della rivista Planum e da Leonardo Ciacci dello IUAV di Venezia e ha affrontato sotto diverse angolature il tema di grande attualità e complessità rappresentato dal difficile rapporto tra Centri Storici e turismo di massa.
La crescente quantità di turisti che chiedono di visitare i Centri Storici italiani pone notevoli problemi non solo nelle grandi Città d’arte italiane ma anche nei Centri Storici di minore importanza.Un numero crescente di operatori economici propone sempre più spesso di considerare le nostre Città storiche e il nostro paesaggio come scenografia per attività legate alla comunicazione e alla conoscenza, al turismo culturale e di affari, all’intrattenimento ed altro, attività che potrebbero però alterare profondamente il senso delle nostre Città italiane, che nel passato hanno saputo spesso reinterpretarsi ritrovando un senso autentico per loro esistenza pur attraverso rilevanti trasformazioni ed ammodernamenti.
Oggi il tipo di turismo di massa che si è sviluppato in molte situazioni dell’Italia Centrale, ad esempio in Toscana a San Gimignano o a Gradara nelle Marche, pone seri interrogativi circa la persistenza di tale capacità di risposta e di adeguamento da parte delle nostre comunità urbane. Le modalità e le tendenze in atto di trasformazione di alcune,o forse molte, città storiche italiane fà sorgere il dubbio che tale capacità di autoriforma sia venuta a mancare e che molte Città storiche si stiano trasformando in qualcosa di diverso,(forse una inedita città del divertimento?) che non sempre riusciamo interpretare compiutamente e con la necessaria tempestività.
Gli strumenti di comunicazione audiovisiva cinema, televisione ed altro hanno assunto un ruolo di crescente importanza per indagare e interpretare la nostra realtà, per sostenere efficaci politiche urbanistiche e territoriali e per promuovere nuove politiche di marketing territoriale.
La creazione di Film Commissioni in diverse Regioni ed anche in altri Enti locali, evidenzia la forte attenzione per l’utilizzo della Città e del paesaggio storico come scenografia per la realizzazione di film di diversa importanza. Comunicazione, intrattenimento e marketing strategico si intrecciano in forme inedite che sfuggono spesso ad una compiuta capacità di analisi e di gestione.
Questi ed altri interrogativi richiedono analisi e anche proposte di tipo interdisciplinare che i diversi relatori hanno affrontato nel corso del seminario che si è concluso nel tardo pomeriggio.
Ilario Taus
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