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Senigallia: La Fiera di Sant’Agostino e le sue stravaganze

Tra crepes al cioccolato e bracciali per richiamare il proprio angelo custode


Fiera Senigallia 2006452, tante sono le edizioni della Fiera di Sant’Agostino, quella che in età pontificia si chiamava Fiera Franca di Senigallia, una delle fiere più importanti d’Europa. Molto più che una fiera, una tradizione, un appuntamento da non perdere. Ed anche questa edizione inaugurata domenica e che proseguirà fino a mercoledì 30, è iniziata con un incredibile bagno di folla.
Chi tra i 430 ambulanti presenti, ha la novità assoluta di quest’edizione? Sempre più difficile scovare l’oggetto particolare ed originale. Non resta che seguire la tradizione e fermarsi ad ascoltare il funzionamento di un “Nuovo Trita Ortaggi”. Claudio La Rocca assicura che è “una novità assoluta per la fiera di Senigallia”. Mentre parla spezzetta, tritura, cambia pezzi, in un turbinio di parole e gesti difficili da seguire.
“Bello” commenta una signora “l’ho comprato alla Fiera di Jesi”. Ma come? Non era una novità assoluta? “Certo, per Senigallia” ammicca furbescamente e simpaticamente Claudio continuando la sua dimostrazione. Insomma uno di quegli aggeggi che portati a casa nessuno si ricorda più come funziona, ma soprattutto perché è stato comprato. Ma la Fiera di Sant’Agostino è anche questo.
In Via Oberdan, nei pressi della Scuola Pascoli, la zona freak è pervasa dall’odore dell’incenso. All’angolo la cartomante predice “non la vedo male”. Mentre chi avesse perso il proprio angelo custode, può acquistare Il Richiamo degli Angeli, un piccolo bracciale pieno di campanellini. Narra un’antica leggenda celtica che portando il bracciale i campanellini suonano richiamando l’attenzione del distratto angelo custode.
Affollatissima Piazza del Duca con la Fiera Franca dei Ragazzi. Tanti i venditori in erba, tra Barbie, pelouches e collezioni di Topolino. Una bimba si sta facendo fare le treccioline colorate portafortuna da Fatima che viene da Porto Recanati ed è originaria del Senegal.
Ma alle 17.30 di un pomeriggio di fine estate è decisamente lo stand delle crepes con la nutella il più affollato. Su tutto aleggia l’inconfondibile odore di croccante e mandorle tostate.
E’ ora di riposarsi: “Sei stanco? Fermati al mio banco” , e sotto una stesa di cuscini.

Maria Pettinari

Maria Pettinari
Pubblicato Martedì 29 agosto, 2006 
alle ore 8:53
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