Scritture migranti ospita lo scrittore palestinese Muin Masri
Questa sera prima serata interculturale in zona Porto
È in programma oggi, giovedì 13 luglio, la prima delle tre serate di "scritture migranti", organizzate assieme dalla Scuola di Pace "Vincenzo Buccelletti" di Senigallia, dalla Comunità Volontari per il Mondo di Ancona e dall’Associazione "Luoghi in Comune", con il patrocinio del Comune di Senigallia.
L’obiettivo è quello di presentare la letteratura italiana migrante come momento di incontro e di conoscenza reciproca rivolto a tutta la cittadinanza. Il tutto nel simbolico scenario di Via Carducci, strada e luogo multietnico per eccellenza della città.
Si inizierà alle ore 21 con un incontro con lo scrittore palestinese Muin Masri, del quale saranno letti alcuni testi in lingua italiana. Seguirà un dibattito che sarà moderato dal critico letterario Alfio Albani. La serata proseguirà nella seconda parte offrendo animazione, musica e cucina tipicamente arabe, grazie alla collaborazione delle varie associazioni di immigrati attive nel Comune di Senigallia.
Questa prima serata "interculturale" in zona Porto promuoverà sia la conoscenza della letteratura migrante, senza dubbio una suggestiva fonte di arricchimento per la cultura italiana ed europea, che soprattutto momenti di incontro tra cittadini autoctoni e immigrati, finendo per rappresentare un importante passo nel percorso verso il dialogo, il confronto e l’innovazione.
Muin Masri è nato nel 1962 a Nablus (Palestina). E’ in Italia dal 1985. Oggi vive a Ivrea, dove lavora. Ha esordito nel 1994 con Racconti, una raccolta bilingue (italiano – francese) pubblicata da Scriptorium. Ha pubblicato, tra l’altro, il miniracconto Le mutande nere (Goethe Institut, 1996), i romanzi Il sole d’inverno (Lupetti & Fabiani, 1999), Pronto ci sei ancora? (Portofranco, 2001 – Lochness libri, seconda edizione 2006) e Io sono di là (Michele di Salvo – Traccediverse, 2005).
Nel 2002 ha realizzato Viaggio di sola andata, cinque episodi trasmessi da Radiotre nell’ambito del programma Centolire.
Nella sua letteratura Masri non racconta quasi mai la guerra che pure ha vissuto con tutta la sua violenza e le sue emozioni negative, ma preferisce narrare storie di vita quotidiana di gente comune, dei loro sogni, desideri e paure che normalmente non trovano mai spazio sui media. Per lui questi sono i veri protagonisti ed eroi della resistenza e della lotta per la vita che, nonostante tutto, merita di essere vissuta e difesa. Nella sua scrittura ricorre spesso ad immagini colorate al limite della realtà che portano con se un sorriso e a volte una piccola lacrima. Masri non ama essere definito uno scrittore, ma predilige la definizione più romantica di raccontastorie, figura tradizionale e ancora oggi molta radicata nella cultura araba. Per questo da anni partecipa a vari incontri organizzati da scuole, associazioni ed istituzioni per divulgare il suo vissuto misto di guerra e di speranza per poter dare il suo contributo all’abbattimento della paura della differenza.
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