Si è conclusa con un buon successo di pubblico la mostra "La Croce Rossa e la guerra nell’opera fotografica di Giorgio Pegoli", organizzata dal Comitato Locale di Senigallia nei locali di Palazzo Del Duca, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale.
I numerosi visitatori hanno potuto conoscere attraverso cento foto le devastazioni che quotidianamente, e da anni, sconvolgono alcuni paesi del nostro pianeta. I drammi sono ben evidenti nelle immagini proposte e hanno offerto un momento di riflessione a quanti hanno saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa. Quei visi scavati, quei corpi sofferenti, quelle ferite orribili sono un ammonimento, ricordando la necessità della fratellanza e dell’Umanità (che è il primo dei Principi di Croce Rossa) proprio nel momento in cui la negazione del comune sentire è più evidente: la guerra.
E che dire poi di quei bimbi afgani che hanno perduto gli arti a causa del tremendo potere offensivo delle mine antiuomo? La foto della piccola afgana, una bimba di poco più di due anni priva degli arti inferiori, ha attirato l’attenzione dei numerosi alunni delle classi che hanno voluto onorare la mostra con la loro presenza e ai quali va il ringraziamento di Giorgio Pegoli e degli organizzatori. Un grazie particolare ai bambini e ai ragazzi degli Istituti Comprensivi della nostra città e del Liceo Scientifico "E. Medi" e agli insegnanti che li hanno accompagnati.
È infine importante ricordare la visita del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Dott. Massimo Barra che ha vergato di suo pugno il libro delle presenze con frasi che hanno saputo cogliere compiutamente il senso profondo della mostra; solo una migliore conoscenza ed una più diffusa applicazione del Diritto Internazionale Umanitario (di cui la Croce Rossa si arroga, a buon diritto, la primogenitura) possono contribuire a rendere meno devastanti gli effetti della guerra, soprattutto nei confronti dei più deboli e indifesi: bambini e anziani.

Mauro Petrucci
IL CONSIGLIERE CRI DELEGATO ALLA COMUNICAZIONE