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7° tappa del Giro d’Italia a Fossombrone

Sabato 13 maggio la Cesena Saltara

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clicca per ingrandireSabato 13 Maggio la 7° tappa del Giro d’Italia, la Cesena Saltara attraversa il centro storico di Fossombrone proveniente dal monte Catria per poi salire sui monti delle Cesane, dove all’altezza della Cittadella in piena salita è previsto un traguardo volante dedicato alla memoria di Catullo Ciacci,definito ai suoi tempi "il gregario sempre in fuga". Nato a Fossombrone nel 1934 era stato portato nel professionismo da Federico Gay; dal 1960 al 63 fu nelle file della Baratti, della Carpa no e della Ghigi. Vinceva poco, correva bene e soprattutto faceva vincere molto gli altri.Dopo aver partecipato ad alcuni giri d’Italia (si ricorda ancora la sua fuga per cento chilometri al giro del 1961 con il belga Van Looy), ritiratosi, aprì un ristorante a Torino sulle rive del Po,punto d’incontro di tutti i campioni del ciclismo naturalmente, e dei tifosi granata; è proprio il club dei "Fedelissimi Granata" di Fossombrone, spesso ospiti del suo ristorante nelle trasferte per assistere agli incontri più importanti, che d’intesa con la Gazzetta dello Sport, ha allestito il traguardo volante con il premio di 900 euro per il ciclista in testa e di 600 euro per il secondo.
Premi che si aggiungeranno a quelli già offerti dalla Comunità Montana del Metauro al vincitore di tappa e al ciclista detentore della maglia rosa, consistenti in due sculture in pietra, opera dell’artista Natalia Gaparucci scalpellina santippolitese.Per i forsempronesi, l’altro motivo per seguire con interesse il Giro d’Italia, anche al di là del fatto sportivo, è legato alla memoria del pittore Anselmo Bucci e delle centouno tavolette ad olio che l’artista dipinse dal 16 maggio al 10 giugno del 1940 al seguito del Giro vinto gloriosamente dall’astro nascente Fausto Coppi.
Realizzate "en plein aire" le tavolette raffigurando mirabilmente ciclisti, luoghi e fatti relativi alle tappe del Giro, interpretati non semplicemente come cronaca, ma vissuti come valori artistici, rappresentano un corpus di eccezionale intensità: un avvenimento sportivo visto e vissuto attraverso l’occhio dell’artista Bucci che ne fa opera d’arte, attratto come era da tutto ciò che rappresentava lavoro, movimento, attività umana, tanto da decidere di seguire il Giro assieme all’amico Orio Vergani che si stava affermando come uno dei giornalisti più colti e prestigiosi del tempo, dotato di uno stile affabile, moderno, non privo di ricercatezze letterarie, pioniere del giornalismo sportivo, autore di cronache brillanti dei più importanti avvenimenti sportivi di quegli anni.
Insieme, l’artista e il giornalista, seguirono l’avvenimento, descrivendolo poi ognuno con il suo mezzo espressivo.
Montate dallo stesso Bucci su quattro grandi tableaux in legno le tavolette, esposte alla XVII Biennale di Venezia nel 1954, sono state pubblicate nel volume "Viaggio in Italia" a cura di M.Lorandi, Monza1991; ora appartenenti a diversi privati, sono state esposte recentemente alle ultime mostre organizzate presso la Quadreria Cesarini di Fossombrone ( che ospita numerosi quadri dell’artista, nonché la raccolta completa delle sue incisioni ) davanti alla cui sede passerà la carovana del Giro.
Nel 2003 mostra "Bucci 1887/1955" a cura della provincia di Pesaro Urbino, nel 2005 mostra"Anselmo Bucci il pittore volante: schizzi abbozzi e piccolo formati".

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 12 maggio, 2006 
alle ore 19:39
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