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Oggi si celebra il patrono di Senigallia

Funzioni religiose per San Paolino


Oggi Senigallia celebra il suo patrono, San Paolino.La festa religiosa prevede le Messe al mattino in Duomo alle 7.30, alle 9 ed alle 10 celebrata da monsignor Mario Cecchini e 11.30 celebrata da monsignor Odi Fusi-Pecci.
Nel pomeriggio poi alle 18 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal nuovo vescovo di Jesi e sacerdote della nostra diocesi monsignor Gerardo Rocconi e concelebrata dai sacerdoti della città. Al termine della Messa si snoderà la processione per le vie del centro passando per via Cavalloni, via Marchetti, corso 2 Giugno, via Cavour, via Armellini ed il ritorno in Cattedrale.
Presterà servizio la Banda Cittadina e durante la giornata è aperta una pesca di beneficienza. Nella giornata di oggi si svolgerà regolarmente il mercato settimanale.
Ponzio Meropio Paolino, della nobile e ricca famiglia degli Anicii, è nato a Bordeaux, in Aquitania, nell’anno 352 (o 353); morì a Nola il 22 giugno 431. Studiò a Bordeaux con grandi maestri, approfondendo lo studio delle lettere, del diritto e della filosofia. Poco più che ventenne entrava a far parte del senato romano iniziando la sua carriera politica che percorse fino a raggiungere la magistratura del Consolato (378); e poi come ex console divenne Governatore della Campania (379).
Espletato il suo mandato a Roma iniziò a pensare seriamente alla sua vita spirituale. Costretto ad emigrare per ragioni politiche trascorse qualche tempo in Spagna, dove incontrò e sposò la ricca nobildonna Terasia, donna di fede cristiana che gli sarebbe stata accanto per tutta la vita. Finito il pericolo e tornato a Bordeaux nel 388, manifestò al suo vescovo il desiderio di essere battezzato e dopo lunga preparazione venne battezzato l’anno successivo per poi trasferirsi in Spagna, vicino a Barcellona, per approfondire i misteri cristiani nella meditazione e nel silenzio.
Nel 392 nacque il figlio Celso che però morì dopo solo otto giorni. Paolino e Terasia insieme maturarono la vocazione alla vita di perfezione evangelica con la decisione di vendere tutti i beni, dare il ricavato ai poveri, seguire Cristo povero, vivere come fratello e sorella in perpetua castità e di ritirarsi definitivamente presso la tomba di S. Felice a Cimitile, vicino Nola: nel 395 partirono.
La clamorosa conversione di Paolino mise in agitazione il mondo pagano e riempì di letizia il mondo cristiano. Eletto vescovo di Nola nel 409, visse con zelo il suo apostolato fino alla morte, avvenuta il 22 giugno 431.

dal Corriere Adriatico

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Giovedì 4 maggio, 2006 
alle ore 9:46
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