Senigallia: Incidente sul lavoro alla Sacart
Operaio rischia l'amputazione della mano
Rischia l’amputazione di una mano M.M., 29 anni, operaio di Scapezzano, occupato nella stabilimento della Sacart, a Cesanella.
Il giovane è rimasto vittima di un incidente sul lavoro, accaduto nella tarda mattinata di ieri. Secondo una prima ricostruzione, M.M. stava controllando il procedimento di stampa di alcuni imballaggi, quando forse per risolvere un cattivo funzionamento del macchinario ha allungato una mano verso alcuni rulli che ad alta velocità trascinano la carta. In questa maniera la mano è finita in mezzo al macchinario. L’urlo di aiuto di M.M. ha richiamato altri operai, che hanno provveduto immediatamente a fermare la rotativa. Nello stesso tempo al giovane operaio è stato prestato un primo soccorso, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza dei 118, che dopo pochi minuti è arrivata sul posto, seguita dai vigili del fuoco e da una Volante della polizia. Il personale dell’ambulanza ha provveduto al prestare le prime cure a M.M., cui il macchinario di stampa aveva schiacciato la mano. Poi la corsa verso l’ospedale, dove i medici hanno sottoposto l’operaio a tutti gli accertamenti del caso per stabilire con precisione la gravità dei traumi e delle ferite subite, apparse subito preoccupanti. M.M. rischia l’amputazione.
Nel frattempo agli agenti del Commissariato di polizia spetta il compito dì stabilire come mai l’incidente sia potuto avvenire. Per questa ragione sono stati controllate le dotazioni di sicurezza e tutti i sistemi di protezione, di cui di norma vengono dotati macchinari del genere, proprio per evitare il più possibile il verificarsi di incidenti di ogni genere. Del resto quella degli infortuni sul lavoro è una delle materie di maggior preccupazìone e sulla quale spesso si assiste a un rimpallo di responsabilità tra aziende, dipendenti e organismi incaricati dei controllo del rispetto delle disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Queste impongono regole precise, sia appunto alle aziende, così come ai dipendenti. Regole che non di rado vengono messe in secondo piano.
dal Corriere Adriatico
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