Importante vetrina promozionale per la cicerchia di Serra de’ Conti, che è stata oggetto di un servizio apparso nei giorni scorsi nella popolare e apprezzata rubrica "Il Gastronauta", tenuta dal giornalista Davide Paolini sul quotidiano "Il Sole 24 Ore".
Paolini si è soffermato sulle caratteristiche e sulle proprietà di questo legume un tempo assai diffuso nel centro Italia, e il cui rilancio è sostenuto a Serra de’ Conti in unità di intenti dalla amministrazione comunale, dalla Associazione Festa della Cicerchia e da un gruppo di produttori e operatori commerciali, con l’obiettivo di pervenire quanto prima possibile al riconoscimento formale della Dop "Cicerchia di Serra de’ Conti".
Il giornalista de "Il Sole 24 Ore" sottolinea nel suo servizio come il territorio serrano sia "uno dei pochi dove ancora oggi la cicerchia è coltivata con rispetto e ossequio, il medesimo che qui le persone riservano alle loro tradizioni."
Il titolare della rubrica "Il Gastronauta" rievoca, inoltre, le antiche modalità colturali di questo legume, ricordando come "un tempo la cicerchia era seminata tra il granturco e, dopo i grandi soli di agosto, i suoi arbusti carichi di baccelli ormai maturi erano raccolti interi, raggruppati in fasci caricati sulle spalle e portati nell’aia. Esposti nuovamente al sole per qualche giorno allo scopo di seccarli –così prosegue Paolini nel suo agile e gradevole scritto-, erano battuti in modo che i legumi si staccassero dall’arbusto e perdessero la sottilissima pellicola che riveste i baccelli. Il vento provvedeva a ripulire la cicerchia stesa al suolo e le donne si preoccupavano di raccoglierla in grossi sacchi che avrebbero costituito la provvista per l’inverno".
L’intervento di Davide Paolini, lusinghiero per quanti a Serra de’ Conti si impegnano nella valorizzazione della tradizionale cicerchia serrana, ha già richiamato l’attenzione dei consumatori e dei gourmets, come dimostrano mail di richiesta di informazioni pervenute al comune in questi giorni.