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Un successo per la conferenza sulle dipendenze all’Auditorium San Rocco

Il prossimo incontro al Centro Saline il 29 marzo


clicca per ingrandireGiovedì 16 marzo 2006 all’Auditorium S. Rocco, in un’aula affollata, alla presenza della responsabile del Dipartimento Dipendenze Patologiche dott.ssa Marella Tarini, del responsabile del Dipartimento Salute Mentale dott. Leo Mencarelli e dei loro collaboratori, si è tenuta l’attesa conferenza del prof. Luigi Cancrini sul tema: "Le dipendenze: risorse e responsabilità della famiglia". Presenti anche dirigenti, docenti di istituti scolastici e medici che operano nel settore.Questo incontro fa parte di un ciclo di conferenze organizzato dalle associazioni "Camminiamo insieme" (Famiglie ed amici contro le dipendenze patologiche) e "PrimaVera" (associazione di volontariato per il disagio psichico e comportamentale) con il patrocinio del Comune di Senigallia nell’ambito del progetto "Grandi risorse – Grandi speranze".
Seguirà il giorno 29/3/6 al Centro Saline l’incontro con il Prof: Mario Rossi Monti sul tema: "Percorsi Borderline" – Il difficile confine tra normalità e follia.
Di fronte ad una assemblea attenta e partecipe, con una esposizione semplice e colloquiale priva di termini specialistici spesso oscuri per i non addetti ai lavori, il prof. Luigi Cancrini ha esordito raccontando con annotazioni e coloriti aneddoti la sua esperienza giovanile quando incontrò, alla fine degli anni 60, i primi tossicodipendenti che usavano come droghe le amfetamine ( farmaci come la simpamina e la metadina utilizzati per accrescere artificiosamente il rendimento psichico e muscolare con successive gravi depressioni psichiche) e si spostavano da Anversa a Roma per evitare i rigori invernali.
In quella occasione ha avuto l’intuizione "di scendere in strada" per incontrarli consapevole che, nel loro isolamento e nella loro solitudine e sofferenza, non avrebbero mai chiesto aiuto a i servizi sanitari.
"L’essere umano ha bisogno di affetto come i pesci hanno bisogno dell’acqua. Chi meglio delle famiglia può offrire affetto ed amore?" ha dichiarato il professore.Per questi motivi, in queste sue prime esperienze professionali, ha cercato di far riallacciare al paziente rapporti con la famiglia, dopo aver offerto , anche ai congiunti, il sostegno e l’apporto competente del terapeuta per favorire gli incontri e superare le barriere che impedivano la comunicazione all’interno del nucleo familiare.
"Rapporti interrotti da anni sono stati pian piano ripresi ed i risultati sono stati sorprendenti. La famiglia è una risorsa indispensabile per il percorso terapeutico perchè solo nell’ambito familiare si possono intrecciare rapporti affettivi giornalieri e continuativi"
Quando si parla di responsabilità della famiglia s’intende una partecipazione consapevole, motivata ,opportunamente guidata da un percorso terapeutico.
Il rapporto tra tossicodipendenza e disagio mentale è talmente consequenziale che una analisi esaustiva sulle ragioni del disagio è indispensabile per rimuovere le cause della dipendenza "la doppia diagnosi offre elementi validi per la risoluzione della tossicodipndenza."
Riguardo gli atteggiamenti aggressivi dei portatori del disagio Cancrini ha sostenuto che la famiglia deve con coraggio porre dei limiti, rivolgendosi ad es. alle autorità competenti, se vuole evitare di subire situazioni insostenibili e pericolose, che danneggiano in primo luogo il soggetto stesso.
Infine ha concluso che, pur non considerandosi un economista, ritiene che una spesa pubblica rappresenta un investimento quando crea benessere sociale.
Nello specifico, offrire lavoro con nuove assunzioni ad esperti del settore come psicologi e operatori nel campo della salute mentale e delle dipendenze significa portare a termine percorsi di guarigione che, riducendo fenomeni di delinquenza connessi alle dipendenze o ricoveri in reparti ospedalieri per ricadute e crisi, creano oltre ad un benessere sociale "anche un vantaggio economico".

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 22 marzo, 2006 
alle ore 9:55
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