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Brucia il “Benvivere” a Senigallia

Preso il piromane

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Una tanica di gasolio e un accendino per dare fuoco al villaggio turistico "Benvivere" di Senigallia e mettere a segno la sua vendetta. Un uomo di 43 anni, S.S., di Castelferretti è stato denunciato l’altra notte per incendio doloso dal Commissariato di Senigallia: sarebbe lui il piromane che ha cercato di mandare in fumo il residence estivo sul Lungomare Leonardo Da Vinci di proprietà di Anna Ciaffi, un’operatrice turistica di Ancona residente ad Agugliano.
Il presunto autore del raid è stato interrogato dagli investigatori nella giornata di ieri in veste di indagato, per il momento senza provvedimenti a suo carico. Tutto è avvenuto dopo l’una e mezza della notte tra mercoledì e ieri, quando una chiamata al commissaritato di Senigallia segnalava l’incendio all’interno del villaggio "Benvivere"Immediato l’arrivo degli agenti e dei vigili del fuoco di Senigallia, che hanno impiegato tre ore per domare le fiamme e spegnere un doppio incendio subito risultato, agli occhi esperti dei pompieri e della polizia, doloso. Il fuoco aveva cominciato a divorare varie attrezzature che si trovavano all’interno del residence, in attesa di aprire i battenti per la stagione estiva.Sono praticamente andati distrutti un pedalò, un’altalena e uno scafo di vetroresina che i proprietari del residence aveva sistemato sotto una tettoia: il fuoco ha anche attaccato l’ingresso della struttura ricettiva e anche una porta cabina.Ma non è finita qui. I vigili del fuoco, nello stesso frangente, sono dovuti intervenire sulla spiaggia, proprio di fronte il villaggio, dove era stato appiccato un piccolo incendio davanti alla porta di un capanno dello stabilimento balneare annesso al villaggio.Ingenti i danni subiti dalla struttura turistica, anche se al momento non è possìbìle stabilire con esattezza la cifra esatta: fortunatamente il villaggio "Benvivere" risulta essere coperto da assicurazione. Le indagini sono scattate nell’immediato ed hanno avuto una rapida svolta: nelle vicinanze dell’incendio, infatti, gli agenti del Commissariato senigallíese hanno individuato proprio S.S., in evidente stato di ubriachezza, che è stato subito sospettato di essere l’autore del doppio raid. Controlli incrociati hanno consentito agli inquirenti di mettere ìn relazione l’uomo con la famiglia proprietaria del villaggio: sembra infatti che tra loro non corra buon sangue e che il quarantatreenne, con questo gesto, abbia voluto in qualche modo vendicarsi per una questione strettamente personale che nulla avrebbe a che fare con l’attività turistica portata avanti a Senigallia. Per la struttura ricettiva si tratta del secondo incendio nel giro di un anno: il 20 aprile del 2005 infatti, l’intero capanno che ospìta i box dei bagni 127 meglio conosciuti come i bagni del villaggio Benvivere, è andato distrutto dalle fiamme. In quell’occasione non era stato escluso l’origine dolosa dell’incendio anche se in un primo momento era stata accreditata l’ipotesi di un corto circuito del quadro elettrico. Le indagini adesso andranno anche a ritroso nel tempo per vedere se esiste un legame tra l’incendio dell’altra notte e quello di un anno fa, anche quello avvenuto a tarda sera e che ha mandato letteralmente in fumo il capanno dello stabilimento balneare poco distante dall’hotel Diana.

di M.Teresa Bianciardi
dal Corriere Adriatico

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 10 marzo, 2006 
alle ore 9:20
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