All’Istituto Panzini di Senigallia il progetto “Il cliente vegetariano”
Per sensibilizzare gli operatori del settore sulle esigenze della clientela vegetariana
All’inizio del corrente anno scolastico, nel mese di settembre scorso, presso l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione, Commerciali e Turistici (IPSSARCT) "A. Panzini" di Senigallia, in provincia di Ancona, alcuni docenti di Scienza degli alimenti hanno iniziato a lavorare ad un progetto in materia di alimentazione vegetariana.
Dalla collaborazione fra il Panzini e la LAV (Lega Anti Vivisezione) di Roma è quindi nato il progetto pilota "Il cliente vegetariano" con l’obiettivo di far conoscere ai futuri operatori del settore alberghiero e ristorativo le esigenze della clientela vegetariana da un punto di vista teorico e pratico.
Sono state coinvolte quattro classi, per un totale di circa 80 alunni di età compresa tra i 17 e i 18 anni, ed i loro rispettivi docenti di Scienza degli alimenti.
La proposta è stata limitata all’alimentazione vegetariana, che esclude carne e pesce, tenendo conto della già notevole distanza culturale di questa dalle abitudini alimentari dei nostri alunni, pur riservando qualche accenno anche all’alimentazione vegan, che si basa solo sui cibi di origine vegetale.
Il primo incontro si è svolto la mattina del 16 febbraio scorso sul tema "La scelta vegetariana" ed ha visto come relatrice la dott.ssa Roberta Bartocci, biologa della LAV, che ha presentato alle classi l’ottimo documentario "La terra divorata" prodotto dall’inglese Vegetarian Society e poi coinvolto efficacemente i ragazzi in un interessante dibattito sui molti perché della scelta vegetariana e più in generale di difesa dei diritti animali.
Nel pomeriggio, due delle quattro classi, hanno svolto un incontro pratico con lo chef Dario Pierandi nei laboratori dell’Istituto assieme ai rispettivi docenti.Durante l’attività di cucina agli alunni è stata data la possibilità di preparare direttamente i numerosi ed ottimi piatti proposti (carpaccio di seitan, lasagnette d’inverno, fagottini di verza, piccatine di grano alla valdostana e tiramisù vegan).
Il secondo incontro si è svolto la mattina del 23 febbraio scorso sul tema "Principi di nutrizione vegetariana" alla presenza del dott. Giuseppe Cocca, medico chirurgo cultore di medicine naturali, che ha dato agli alunni, in maniera informale ed attenta all’essenza dei problemi, molte informazioni sulla bontà della dieta vegetariana dal punto di vista nutrizionale e della salute dell’individuo.
Nel pomeriggio, altre due classi hanno partecipato all’incontro pratico con lo chef Dario Pierandi.
Si è trattato di un’esperienza indubbiamente riuscita, pur nei limiti delle poche ore a disposizione, anche in considerazione del fatto che per gli alunni non è ancora così frequente avere a scuola l’occasione di parlare di menù vegetariano e di poterlo poi consapevolmente realizzare.
Con questo progetto sono stati dati degli stimoli nuovi alla professionalità in costruzione degli alunni, tenuto conto che in Italia, come anche all’estero, è in continua crescita la domanda di cibo vegetariano: è noto infatti che per il nostro Paese si stima una presenza di ben 6 milioni di vegetariani, anche se a vari livelli, pari quindi a circa un decimo dell’intera popolazione.
Si è data inoltre agli studenti l’occasione di sentir parlare di scelte alimentari e di vita diverse da quelle che vengono loro suggerite da una quotidianità in cui troppo spesso è difficile percepire l’esistenza di valori credibili.
Progetti come questo rappresentano delle opportunità nuove, che fino a poco tempo fa nella scuola non erano ancora presenti, per motivi in primo luogo di arretratezza culturale, che può essere colmata anche con l’intervento mirato sulle varie fasce di età della popolazione scolastica per far sì che, chi vuole, da adulto possa proseguire serenamente un cammino iniziato fin da piccolo, evitando così di dover affrontare bruscamente e tardivamente scelte che, ad una persona ormai matura, possono apparire troppo impegnative, faticose e di conseguenza poco interessanti.
Si ringraziano la LAV per l’ottimo lavoro svolto, il Dirigente scolastico dell’Istituto "A. Panzini", prof. Alfonso Benvenuto, per aver consentito lo svolgimento del progetto nelle migliori condizioni, i docenti di Scienza degli alimenti, proff. Cenerelli, Cicoli, Cisbani, Perlini e Rizzoni, che hanno sostenuto il progetto con grande disponibilità, ed infine tutti gli alunni delle classi 4 E, 5 C, 5 D e 5 E.
prof. Luigi Cenerelli
IPSSARCT "A. Panzini"
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