Manca poco a mezzogiorno quando un’ambulanza arriva a sirene spiegate fino al prato della Rocca. Al personale delle emergenze qualcuno ha da poco segnalato la presenza di una persona colta da malore. In un primo tempo si pensa ad una overdose – già in passato un senigalliese era stato trovato privo di vita sul prato, stroncato dall’eroina – ma da lì a poco si scopre un dramma diverso, legato anche questo alla disperazione, anche se la droga non c’entra.
Ad aver bisogno delle cure è un uomo accovacciato in un bivacco ricavato da uno degli archi che si trovano in una delle mura adiacenti la Rocca. Un malore per lo stato in cui si trovava, forse aggravato dal freddo. La sistemazione di fortuna probabilmente non è stata sufficiente a servire da riparo ed ha contribuito ad aggravare le sue condizioni.
I sanitari si avvicinano a quel corpo; lo chiamano per nome, dopo aver parlato con persone che erano con lui. Ricevono però soltanto una flebile risposta. L’uomo viene tirato fuori, caricato sull’ambulanza e trasportato in ospedale.
(….)Episodi legati alle nuove povertà ed all’incremento del fenomeno anche nel Senigalliese, come confermato dall’attività della Caritas lo scorso anno: sono sempre di più quanti si rivolgono alla struttura in cerca di aiuti o solo di pasti caldi.

dal Resto del Carlino