Due velenosi morsi del Cobra, spingono avanti una Vigor che sembra provar piacere nel complicarsi la vita. Arrivano così tutti insieme tre punti tonificanti per la classifica e una buona dose di colpi al cuore nel concitato finale.
Raccontare gli episodi topici del match aiuterà a farsi un’idea. Al 33′, dopo un inizio in souplesse (conclusioni,poco o niente su una sponda e sull’altra), Polverari sfrutta magistralmente il primo pallone utile, arrestando il cuoio spalle alla porta e riuscendo, benché pressato, a girarsi e a spedire alle spalle di Fiorelli il pallone dell’ 1-0.
Appena un paio di minuti dopo il Cobra mancherà d’un palmo il raddoppio con un gran diagonale a fil di montante. Al 52′ Crucini frana in area sul giovane Schiano e arriva per la Vigor il primo rigore di questa aspra stagione. Polverari, dal dischetto, sceglie la soluzione di forza e dal piede gli esce un proiettile imprendibile: 2-0 e partita virtualmente chiusa.Virtualmente, dicevamo. Perché a quel punto Damiani schioda dalla panchina prima Sindaco, poi Nicola Mancini. E Sindaco ci prova già al 62′, con una superba soluzione dalla distanza alla quale Moroni si oppone con un gran balzo smanacciando oltre traversa. Poi, all’81, la premiata ditta Mancini-Sindaco riapre il match: bravo l’ex vigorino a spedire a centro area un pallone succoso, altrettanto bravo il numero 18 del Lucrezia a inserirsi furbescamente tra i difensori e Moroni in uscita e a correggere di testa nel sacco. Dopo di che, la Vigor deve stringere i denti fino al convulso finale con quattro minuti di recupero e qualche protesta ospite per il triplice fischio che sopraggiunge quando il Lucrezia sta ancora provando l’offensiva sugli esiti di un corner. Va detto che quando c’è l’ansia del risultato non è facile mantenere la lucidità, e questo spiega qualche episodico smarrimento dei rossoblù, comunque tonificati dalla cura-Simonetta con tre vittorie negli ultimi quattro incontri.

di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico