Progetto Culturale Cristiano all’Istituto Corinaldesi di Senigallia
Dialogo possibile con la Chiesa ortodossa
Nell’aula magna dell’Istituto "Corinaldesi" si è recentemente svolta un’importante iniziativa di "Dialogo con la Chiesa ortodossa", che prosegue il ciclo di conferenze dedicate da alcuni anni alla conoscenza delle grandi religioni presenti sul nostro territorio.
Dopo l’introduzione del dirigente, prof. Paolo Lanari, che ha presentato il significato dell’iniziativa, il coordinatore del progetto, prof. GianFederico Tinti, ha svolto un sintetico excursus sulle vicende che, nel corso dei secoli, hanno portato allo "scisma evitabile".
Sono stati esaminati i fattori politici del progressivo allontanamento delle due chiese, quelli culturali, religiosi ed ecclesiologici, fino all’episodio increscioso della scomunica reciproca fra il legato pontificio, Card. Umberto di Silva Candida ed il patriarca Michele Cerulario nel 1054.
Tinti ha poi sottolineato i vari tentativi di riunificazione avvenuti in passato, specialmente nel corso del Concilio di Firenze, che non hanno portato però il frutto dell’auspicata unità.
Per l’epoca contemporanea, ha citato le belle parole pronunciate dal papa Pio XI: "Le venerabili cristianità orientali hanno conservato una santità così degna d’ammirazione che meritano non soltanto tutto il nostro rispetto, ma anche tutta la nostra simpatia" e, infine, ha commentato il "Decreto sull’ecumenismo" del Concilio, in cui si evidenzia l’esplicito riconoscimento delle ricchezze liturgiche, della spiritualità delle chiese orientali e l’apprezzamento della particolarità dei diversi metodi usati nell’indagine teologica, per giungere infine all’affermazione che "le rispettive formule teologiche più che opporsi si completano".Alle dichiarazioni hanno fatto seguito i fatti: ecco gli incontri di Paolo VI con Atenagora, il ritiro delle reciproche scomuniche e la dichiarazione congiunta che le nostre sono "chiese sorelle".
Il padre Juan Tobà ha svolto un lungo, affascinante intervento, partendo dalla sua esperienza personale di credente sotto un regime ateo, in Romania, alla descrizione, con l’aiuto della proiezione di filmati scelti, delle varie attività ecclesiali ortodosse, di cui i giovani hanno particolarmente apprezzato la liturgia dell’"incoronazione degli sposi" durante la celebrazione del matrimonio e quella del battesimo per immersione di un bambino, subito accompagnato della cresima e dell’eucaristia.
Infine, è stata esauriente la risposta alle tante domande rivolte dagli studenti sulle difficoltà dei giovani ortodossi, sulle modalità dialogo in Italia con i cattolici, sull’esperienza della fede nei paesi dell’Est, sul valore dei sacramenti, sul celibato del clero ecc… Il dialogo si è svolto, con lo stesso schema di presentazione, al Corso serale Sirio, di fronte ad un pubblico adulto molto interessato alle tematiche proposte.
La prima fase dell’iniziativa culturale si è conclusa con l’affermazione del prof. Tinti: "Riusciremo a ritrovare la piena unità con la Chiesa ortodossa? Certamente si! Ma con i tempi e le modalità stabiliti dal Signore, che porterà a compimento i nostri sforzi culturali e le nostre preghiere!"
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