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Al 500 di Ancona tornano il gran Cabaret ed i Centocelle Nightmare

In allestimento una preziosa esposizione di pittura

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Per il lungo ponte dell’Immacolata il “500” di Luciano Tabanelli sta riservando grandi sorprese.
Innanzitutto il ritorno del Cabaret di gran qualità che da venerdì 9 dicembre tornerà a fare tappa fissa, con cadenza settimanale, come preludio alle lunghe notti del locale. Si inizia il 9 con la verve esilarante di Nando Timoteo (Vincitore del concorso per il migliore attore comico alla IX edizione del Premio Massimo Troisi, oltre che noto per altri importanti piazzamenti ai principali festival nazionali di cabaret). Timoteo si esibirà con le sue gag dopo lo svolgimento della cena, secondo una formula che sarà così settimanalmente rispettata.
A seguire, ogni volta, i ritmi brasiliani ormai consolidati del venerdì del “500”.Confermati già altri nomi importanti del panorama nazionale del cabaret, da Oscar Biglia ad Andrea Vasumi, tra i protagonisti di spettacoli ormai molto familiari al pubblico quali Zelig Off (Mediaset) e Comedy Lab (Mtv).
Per sabato 10, invece, senza scardinare il successo de “La Conga” che movimenterà come sempre la notte latino-americana, tornano come ospiti d’eccezione i “Centocelle Nightmare” che a ridosso della cena si esibiranno in un nuovo spettacolo, ricco come sempre di fisicità ed ironia.
Per le serate è sempre consigliata la prenotazione.
Proprio in fase di allestimento in questi giorni è invece una esposizione di pittura molto speciale. Da venerdì 9 dicembre, infatti, le pareti del “500” saranno impreziosite dalle tele delle gemelle Bilò, Roberta e Francesca, anconetane. Una pittura ad olio su tela che scardina la tradizione, rinnova il colore, riempe una tecnica antica di profonda modernità. Due tratti completamente diversi per due sorelle assolutamente originali nelle loro creazioni: uno stesso percorso di formazione, lo studio e la lavorazione sui metalli, la ricerca costante di sperimentare tecniche e luoghi espositivi. Ecco il motivo che le ha spinte ad accettare la sfida proposta loro da Luciano Tabanelli: contaminare con la pittura un luogo di massa, votato al divertimento, frequentato da persone di età diversa.
Le Bilò da sempre cercano percorsi lontani da quelli canonici ma mai come questa volta hanno sfidato così tanto i luoghi, incuriosite soprattutto dalle ampie dimensioni del “500”, dalla possibilità di sfruttare le luci in costante cambiamento, dalla presenza di persone apparentemente lontane dal loro linguaggio che in realtà comunica senza dover parlare. Espongono ormai anche fuori dall’Italia, tra Svizzera e Canada. Presenti lo scorso anno anche alla Mole Vanvitelliana con una mostra dedicata al lavoro e alla Chiesa di Santa Lucia del Poggio – fino a settembre di questo anno – dove hanno esibito “miniature” di pittura, per restare in sintonia con il microcosmo di quel luogo e per renderlo al contempo quasi monumentale. Una mostra dedicata alla gente del Poggio, agli anziani. Una estrema familiarità che ha impresso forti emozioni sulla gente del luogo. E non solo.
Esporranno indicativamente una trentina di opere, di diverse dimensioni, tra cui due inediti, piccolissimi e particolari proprio per questo. Soggetti diversi per i due lavori che si presentano per la prima volta al pubblico. Pubblico anch’esso inedito, per le due artiste.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 9 dicembre, 2005 
alle ore 10:35
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