Senigallia per Giacomelli: tante iniziative per celebrare il grande maestro della fotografia
Una serie di esposizioni coinvolgeranno tutto il centro storico
A cinque anni dalla scomparsa di Mario Giacomelli, Senigallia si prepara a ricordarlo con una serie di iniziative che occuperanno in modo diffuso spazi espositivi pubblici e privati.”Senigallia per Giacomelli” rappresenta un tributo della città al patrimonio lasciato dal grande artista senigalliese: non solo per gli innumerevoli scatti che hanno documentato l’evoluzione, più o meno drammatica ed invasiva, dell’entroterra, ma soprattutto per la notorietà che le sue opere hanno regalato e continuano a regalare al nostro territorio.Senigallia vuole ricordare Giacomelli con una serie di eventi espositivi che troveranno collocazione nel centro storico e che hanno visto la partecipazione non solo dell’istituzione pubblica, ma anche l’adesione affettuosa di numerosi soggetti privati.
L’iniziativa, incoraggiata e appoggiata dalla famiglia dell’artista, trova un altro valido sostegno nella Regione Marche e come ha voluto affermare Ivana Iacchetti, rappresntante dell’Assessorato alla Cultura della Regione, nella conferenza di presentazione del programma “Giacomelli è una punta d’eccellenza della nostra Regione, e forse non si riuscirà mai a fare abbastanza rispetto a quanto Giacomelli ha fatto per il nostro territorio”“.
A partire dal 25 Novembre fino all’8 Gennaio saranno presenti degli itinerari espositivi al Palazzo del Duca, alla Rocca Roveresca e nel palazzetto del Musinf.In particolare le esposizioni al Palazzo del Duca e al Musinf, curate da Carlo Emilio Bugatti, Direttore dello stesso Museo d’arte Moderna di Senigallia, cercheranno di mettere in luce anche aspetti meno conosciuti, proprio a testimonianza di un lavoro di ricerca non indifferente.Lo spazio del Palazzo del Duca sarà dedicato alle opere più importanti della vastissima collezione civica Mario Giacomelli, conservate dal Musinf di Senigallia ed esposte di recente nella storica mostra allestita nelle sale della prestigiosa Biblioteca Nazionale di Parigi,ovvero in quello che viene considerato il tempio della fotografia mondiale.Saranno inoltre esposti degli “inediti”, ovvero incisioni, collage e dipinti capaci di far penetrare un aspetto meno noto, ma sempre espressione della creatività del grande fotografo.
Al Musinf invece, l’itinerario espositivo ha come punto di partenza gli scatti di Claudio Adorni, regista svizzero e personalità di spicco del cinema attuale, al quale si deve il film Il bianco che annulla in cui non si “parla” di fotografia, ma dello stesso Mario Giacomelli nelle vesti di attore e protagonista.Il film, le fotografie e l’intervista realizzata appositamente per il catalogo della mostra, sono una recente acquisizione del Musinf e mettono in luce la proficua collaborazione di Giacomelli con il regista Adorni.Accanto a questo verranno allineate alcune documentazioni essenziali della fotografia del gruppo Misa, di cui il fotografo ha fatto parte.Allo stesso modo a completare la mostra, le documentazioni e le opere degli artisti del manifesto “Paesaggio di frontiera”, ai quali Mario Giacomelli aveva affidato l’apertura della fotografia d’arte ai nuovi linguaggi e alle nuove forme della fotografia contemporanea.
L’esposizione alla Rocca RoverescaMario Giacomelli. Paesaggio Agrario e lavoro contadino, coordinata da Ada Antonietti, Direttrice del Museo della Storia della Mezzadria, prevede una selezione delle fotografie appartenenti allo stesso museo alle quali verranno integrate delle didascalie tratte dagli scritti di Sergio Anselmi sulla storia dell’agricoltura nel territorio marchigiano.Le foto infatti illustrano gli anni della “grande trasformazione”, ovvero il lavoro agricolo e il paesaggio agrario marchigiano tra il 1955 e il 1979: con la mostra si vuole proprio sottolineare il legame di queste foto con il museo della Mezzadria, ovvero il loro essere una testimonianza “visiva” della “storia” del territorio e dell’uomo marchigiano.
Accanto a questi tre grandi eventi espositivi, altre inziative coinvolgono il centro cittadino a partire da Galleria in Corso organizzata da Flavio Sabbatini.Dal 25 al 27 Novembre la Via principale della Senigallia storica si trasformerà in una suggestiva Galleria d’arte grazie alla collaborazione dei negozianti che esporranno nelle loro vetrine dei posters raffiguranti opere di Giacomelli.Venerdì 25 Novembre l’Associazione Artisti Senigalliesi presenterà al San Rocco il calendario 2006 Questo Ricordo lo vorrei raccontare, i cui poventi verranno devoluti all’AOS.Altre iniziative sono previste nello stesso week-end nelle Gallerie AreArte, Portfolio e nella corniceria Angelini.Ultima, ma non meno importante iniziativa, una trasmissione radio sulle frequenze locali di Radio Velluto che andrà in onda il 25 ed il 26 Novembre: si tratta di un’intervista realizzata nell’ambito dei programmi culturali di Radio France in occasione dell’esposizione tenuta alla Bibloteca Nazionale di Francia.
Gloria Gasparrini
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