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La Security Ta.Pe. ribatte punto per punto sulla questione “licenziamenti”

"Un attacco ingiustificato alla nostra Azienda"

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"La Security Ta.Pe. rispetta al 100% il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, stipulato in accordo con la CISL, perchè tutti i nostri dipendenti sono sindacalizzati" così Andrea Tanda risponde alla CGIL ed ai 5 lavoratori tuttora in sciopero e prosegue "A tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto comunicazione di sorta dalla CGIL, nè su cosa intendono fare, nè sulle richieste, nè su chi siano gli iscritti" prosegue Tanda "Infatti quei lavoratori inizialmente erano iscritti alla CISL, poi sono passati alla CGIL che non ha mai provveduto a inviare le deleghe".
L’amministratore della Security Ta.Pe. dice che l’Azienda ha sempre adottato il metodo del dialogo "perchè è nostro interesse che ci sia armonia nella squadra. Credo che un sindacato debba interpellare l’Azienda sulle difficoltà dei lavoratori e cercare un accordo, poi nell’impossibilità di trovarlo, proclamare uno sciopero". Denuncia con forza la mancanza di dialogo e il metodo del sindacato "sono venuto a conoscenza di 15 giorni di sciopero via fax 4 ore prima".
Tutto è iniziato quando è stato licenziato un dipendente "per giustificato motivo soggettivo perchè ha commesso una mancanza piuttosto grave per il nostro lavoro" i colleghi scesi in sciopero sono stati prima licenziati e poi reintegrati "immediatamente dalla Azienda, ed anche di questo reintegro non abbiamo risposte di sorta. In definitiva in questo momento abbiamo un solo licenziato, gli altri sono in sciopero". Sull’impossibilità del reintegro anche del primo licenziato, Tanda è piuttosto chiaro, e fa capire che la mancanza è talmente grave per il delicato lavoro che svolge la Security, "che appare impossibile una mediazione su questo punto".
Nella conferenza stampa indetta dalla CGIL la scorsa settimana, i lavoratori hanno ipotizzato anche un’impossibilità a riprendere il lavoro per le tensioni ed i rapporti ormai deteriorati. L’Azienda ha voluto puntualizzare anche questo aspetto "Non ci sono problemi di sorta per il reintegro, sono solo loro paure e loro ipotesi. I lavoratori vengono come sempre giudicati dal loro lavoro e non da altro".
Un incontro tra le parti è forse previsto per mercoledì 23 novembre.

Maria Pettinari
Pubblicato Martedì 22 novembre, 2005 
alle ore 9:52
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