2 milioni e trecentomila euro. Questa la cifra che mancherà alle casse del Comune di Senigallia a seguito dei tagli previsti dalla finanziaria.
"L’ennesima scusa per giustificare inneficienze e ritardi" dice la minoranza e snocciola cifre e depenna voci per dimostrare che risparmiare si può.
"Dati di fatto, saremmo costretti a ritoccare alcune imposte comunali" risponde l’amministrazione.
Intanto il 14 novembre la Consulta boccia la manovra 2004, dichiarando illegittimo il decreto legge sul contenimento della spesa pubblica approvato con voto di fiducia nel luglio scorso relativamente alla parte in cui vengono fissati per Regioni ed enti locali tagli alle spese per consulenze esterne, spese di missioni all’estero, rappresentanza, relazioni pubbliche e convegni e spese per l’acquisto di beni di servizio.
Si tratta di vincoli, si legge nella sentenza n.417 depositata in cancelleria, "che non costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, ma competono una inammissibile ingerenza nell’autonomia degli enti quanto alla gestione della spesa".
Ma torniamo a noi.
Nell’ultimo consiglio comunale di giovedì scorso, è stato approvato il documento di programmazione economica per il 2006.
Aumento dell’Ici sulla seconda casa e ritocchi per tutte le altre imposte comunali, lotta all’evasione fiscale e riduzione dello stipendio per sindaco, assessori e consiglieri.
Anche i lettori di 60019News hanno voluto contribuire al dibattito sulle spese da eliminare e/o ridimensionare. Le "impopolarissime" consulenze esterne e gli stipendi ai dirigenti sono tra le spese più contestate.

Risultato del sondaggio: Quali spese la Giunta di Senigallia dovrebbe tagliare e/o ridimensionare?
Consulenze esterne 41.15%
Stipendi dei Dirigenti 33.62%
Stipendio di Sindaco e Assessori 16.37%
Le auto di rappresentanza 4.42%
Comunicazione e pubblicità 2.21%
Contributi alle associazioni 1.76%
Altro 0.44%

Maria Pettinari