Finisce a reti bíanche lo scontro diretto in chiave salvezza tra due formazioni, Urbisaglía e Vigor Senigallia, appaiate al penultimo posto in classifica, che dovranno lottare non poco per raggiungere l’agognato traguardo della permanenza nel campionato di Eccellenza.
E’ un match in cui, per lunghi frangenti, la paura di perdere prende il sopravvento, a scapito dello spettacolo e del bel gioco che latitano per tutto l’arco della partita.
Lattanzi, con tutti gli effettivi a disposizione propone il miglior undici con l’ultimo arrivo Maccari, proveniente dal Tolentino, che fa capolino in panchina. Fontana, anche lui senza problemi di formazione, schiera un 4-4-2 con l’ex aranciobù Malaccari terminale offensivo a fianco dell’under Moschini. Urbisaglia subito in avanti e animata da furore agonisfco nel tentativo dì cancellare lo zero sulla casella delle vittorie: ci provano Domizi (10′) su calcio franco, ma Moroni para con sicurezza, e Sampaolesi (18′), sulla cui conclusione sporcata da Goldoni, il portiere ospite respinge.
In questo frangente gli urbisalviensi pressano gli avversari a tutto campo, ma, nonostante la netta supremazia territoriale, le conclusioni verso Moroni sono scarse e imprecise. La Vígor, rannicchiata in retroguardia, si difende in attesa di tempi migliori non riuscendo mai ad impensierire Telloni.
Dopo l’intervallo; gli ospiti, tanto abulici quanto remissivi nel primo tempo, rientrano in campo con un atteggiamento completamente diverso e si rendono subito pericolosi con Traiani che, in beata solitudine all’altezza del dischetto, colpisce debole calciando tra le braccia di Telloni. Al 69′ Malaccari potrebbe violare la porta di Telloni ma la sua incornata lambisce il palo. Da questo momento entrambe le compagini preferiscono non rischiare e la partita si trascina stancamente, senza produrre ulteriori sussulti, fino al triplice fischio finale di Monaldi, autore di un buon arbitraggio, seppure di matrice anglosassone.

di Remiano Nori
dal Corriere Adriatico