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Black Out di energia elettrica nella zona Senigallia Sud

Le accuse di un dipendente dell'Enel

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Nelle scorse settimane, nella zona di Senigallia sud si è registrata una interruzione dell’energia elettrica per molte ore determinando disagi e malcontenti ai residenti. A riguardo, il sottoscritto ha avuto modo di parlare con, Piergiorgio Santarelli, ex dipendente Enel, che ha rilasciato dichiarazioni decisamente pesanti nei riguardi della stessa Enel.
Vi chiedo quindi di poter dare spazio a quanto sotto si riporta anche per evitare che in futuro possa ripetersi una simile situazione.
Afferma Santarelli: Il punto? E’ stato un black out oppure un guasto? Oppure visto che c’era tempo cattivo, si è approfittato di fare un black out? Questa è la domanda che viene spontanea. Ai cittadini è stato risposto che si è trattato di un guasto, ma un guasto non può protrarsi per sei ore. Può durare sei ore, ma eventualmente solo in una zona molto circoscritta.A riguardo va sottolineato che tutti i lavori che sono stati fatti in passato servivano a collegare tutte le cabine in anello in modo tale che se una linea andava fuori servizio, si sarebbe poi ricollegata con un’altra linea. Le linee da collegare assieme sono piu’ di una: due o tre volendo, tenuto conto poi della portata dei cavi che le collega.
Sicuramente a Senigallia non potevano stare collegate tante cabine. A questa cosa, invece, non è stata data risposta. Allora o si è approfittato solo perché si doveva alleggerire da qualche altra parte, oppure perché non c’era una produzione sufficiente di energia.Questo può succedere solo se si guasta un interruttore della cabina primaria, ma il guasto non era la cabina centrale bensi dentro la città. Ciò significa che qualcosa non ha funzionato.
In altre parole non si può dare alla gente una risposta che illude!Per i cittadini clienti dell’Enel, una volta si diceva che era l’ente a servizio dei cittadini, ma la realtà sembra decisamente diversa. É vero che adesso l’ente è al servizio degli azionisti perché ormai saremo presto tutti al servizio dell’azionista.Si dice azionariato diffuso, ma rimarrà sempre l’azionista che si arricchisce su tutto. Personalmente lo definisco un modo per saccheggiare i cittadini.Allora per l’interruzione va detta la verità: non hanno funzionato le linee? Ma quante linee erano fuori servizio? Erano una o tutte? Perché a questo punto è lecito pensare che fossero tutte fuori servizio.Una volta la manutenzione avveniva preventivamente e si passava per le vie aeree ogni due mesi. Oggi invece ciò non accade piu’ altrimenti come fanno ad accadere certe cose? Stesso discorso per pulizia ed ispezioni delle cabine…
Tutte cose che una volta servivano per prevenire il guasto. Oggi certe manutenzioni hanno naturalmente un costo anche piu’ elevato ma costa anche a far restare le famiglie senza corrente.Insomma diventa giusto non credere più al servizio pubblico perché non si sa più se sia davvero pubblico.Insomma il servizio l’Enel lo fa o non lo fa? Siamo costretti tutti a comprare il generatore o pannelli solari perché la tecnologia lo permette. Ma a quale prezzo?L’Enel risponde ai bisogni dei cittadini oppure si preoccupa soltanto degli azionisti?

Carlo Montanari

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 14 novembre, 2005 
alle ore 9:57
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