L’attualità del tema della conferenza e la presenza di un relatore di grande esperienza in materia qual’è l’avv. Valter Bruscia, rotariano stimato e professionista affermato e molto apprezzato della nostra città che ha parlato sul tema: "Famiglia di fatto. Diritti e doveri dei conviventi", ha fatto registrare un’ampia presenza di soci del Rotary Club della nostra città e di loro invitati.
Il tema affrontato è risultato quanto mai attuale visto che il numero delle cosiddette coppie di fatto è, negli ultimi anni, notevolmente aumentato e il fenomeno ha assunto rilievi giuridici e sociologici di primaria importanza.
"Attualmente in Italia – ha esordito Bruscia – non esiste una specifica regolamentazione della cosiddetta famiglia di fatto, diversamente da altri Paesi Europei, anche se vi sono diverse proposte di legge per una regolamentazione del fenomeno. La giurisprudenza ormai da tempo, in presenza di determinati presupposti, riconosce alla famiglia di fatto il valore di formazione sociale al cui interno si svolge la personalità dell’individuo".
In mancanza di una specifica regolamentazione sono comunque molteplici i problemi di cui la giurisprudenza si è dovuta occupare. Il primo in ordine di tempo è stato quello di qualificare i rapporti patrimoniali tra conviventi, inquadrandoli come obbligazioni naturali, a cui i conviventi si attengono come adempimento di un dovere morale, caratterizzati dalla spontaneità della prestazione. Altro problema che ha determinato un interessante evoluzione giurisprudenziale è quello relativo a chi spetti il diritto di continuare ad abitare nella casa, quando il rapporto fra i conviventi vada in crisi.
"Dapprima – ha fatto constatare Bruscia – si è negata una qualsiasi tutela alla convivente, considerata come ospite e come tale priva di qualsiasi tutela; in seguito la Corte Costituzionale ha sancito il diritto del convivente alla successione nel contratto di locazione in caso di morte del conduttore con prole naturale". In tal modo si è sostanzialmente concessa una tutela al convivente, soprattutto in presenza di figli minori non economicamente autosufficienti.
Un altro degli aspetti su cui si è soffermata l’attenzione del relatore è stata la tutela spettante al convivente nel caso di morte del compagno per fatto del terzo. Dopo un lungo e travagliato dibattito, attualmente le Corti dei Tribunali sono portate a riconoscere sia il risarcimento del danno morale sia di quello patrimoniale purché sia fornita la prova di una stabile convivenza e della costante contribuzione economica del soggetto deceduto al menage familiare.
Si è poi fatto cenno ai rapporti verso i figli nell’ambito delle unioni di fatto, con la specificazione che vi è una formale equiparazione fra figli legittimi e figli naturali e sulla modalità di esercizio della podestà genitoriale. Attualmente da più parti viene evidenziata la necessità di una disciplina della famiglia cosiddetta di fatto, atteso che la stessa viene a svolgere una funzione analoga a quella della cosiddetta famiglia coniugale anche per equiparare in questo ambito il nostro Paese agli altri Paesi Europei.
In chiusura l’avv. Bruscia ha fatto cenno ai famosi "pacs" (patti civili di solidarietà), con i quali si intenderebbe regolare i reciproci diritti ed obblighi fra conviventi, da intendersi come patti d’aiuto reciproco, in analogia alla legislazione francese.

Rotary Club Senigallia