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Fano: straordinaria affluenza per “Nel segno del colore”

Fino al 23 ottobre la mostra antologica su Padre Tarcisio Generali


clicca per ingrandireStraordinaria l’affluenza di pubblico alla Rocca Malatestiana che ospita, dallo scorso 10 settembre e fino al prossimo 23 ottobre, “Nel segno del colore”, la mostra antologica su Paolo Tarcisio Generali, curata da Giovanni Gardini e organizzata in occasione del centenario della sua nascita dai Comuni di Fano e di Poppi e le Comunità Monastiche di Camaldoli, Monte Giove e Fonte Avellana, dove l’artista, che apparteneva all’ordine dei monaci camaldolesi, ha a lungo risieduto.
Nelle prime due settimane di apertura la mostra è stata, infatti, visitata da circa 1700 persone con punte di circa 500 visitatori durante l’ultimo fine settimana di settembre. Dati che crescono col passare dei giorni e che hanno fatto registrare, in un solo giorno, anche presenze di numero maggiore rispetto agli interventi della pur affollata serata dell’inaugurazione. Anche i commenti dei visitatori risultano positivi ed anche molto gradita è la scelta di utilizzare gli spazi della Rocca per ospitare eventi culturali.
La mostra dedicata a padre Generali ha quindi confermato l’affetto e l’apprezzamento che i suoi concittadini hanno sempre dimostrato nei confronti della sua opera. La mostra ripercorre la vicenda artistica e spirituale di padre Generali proponendo ben ottantatré dipinti che vanno dagli esordi giovanili agli anni della maturità, dai primi autoritratti alle immagini familiari e della vita monastica, e poi i coloratissimi scorci della campagna e del monastero oppure della città, e i volti di Cristo e le nature morte degli ultimi anni a cui l’artista ridava vita con il vigore del colore.
In questa raccolta spicca un inedito, un dipinto di grandi dimensioni, due metri e ottanta centimetri per tre metri, olio su tela (supporto inusitato per Generali che amava dipingere su tavola e probabilmente reso necessario dalle dimensioni), intitolato Scene dal porto e pescatori e raffigurante barche e pescatori.Il quadro fu commissionato a Generali nel 1961 da Gino Morbidi, originario di Fano, amico di infanzia del pittore Giorgio Spinaci, destinato alla sala da pranzo della sua casa romana ed oggi donato alla città di Fano dal figlio Mario che esegue così la volontà del padre il quale dispose che alla sua morte fosse regalato ai suoi concittadini.
Generali nasce a Fano nel 1904 e comincia subito, a nove anni, ad aiutare il padre scenografo e decoratore. Alla passione per il disegno presto unisce quella per il mondo del colore di cui i suoi quadri sono spesso opere celebrative. L’uso abbondante del colore è un tratto distintivo che si rafforza quando, nel 1958, abbandona il pennello per la spatola che gli consente di plasmare il colore e di creare volumi. Pittore longevo – muore a Camaldoli nel 1998 – e prolifico, nei lunghi anni della sua pratica d’artista ha avuto anche un’intensa attività espositiva che i suoi concittadini hanno seguito e apprezzato tant’è che risulta oggi difficile non trovare almeno una sua opera in molte delle case delle famiglie fanesi.
Nel segno del colore“, la cui gestione organizzativa è affidata a Sistema Museo, rimane aperta fino al 23 ottobre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, ingresso libero.

Pubblicato Martedì 4 ottobre, 2005 
alle ore 10:09
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