SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Mi dia un caffè, prego

di Audi Carol


“Un uomo entra in un caffè…splash!”,”Cosa fa un chicco di caffè nella doccia? Si Lavazza!” e infine “Un signore entra in un bar con un uovo di Pasqua in mano e domanda: – Uno zabaione, prego. – All’uovo? – domanda il barista. – NO a me!”
Buon giorno cari amici del giovedì in rosa! Come va? I primi freddi ci hanno buttato giù il morale, vero? Per questo stamattina ho deciso di allietare la vostra giornata raccontandovi queste barzelletine, giusto per farci una risata (o almeno spero che l’effetto sia questo…), alla faccia della tristezza…
Proprio ieri, durante il tragitto per arrivare alla redazione di 60019.it, mi lascio trasportare dal mio stomaco, veramente, ma veramente vuoto, verso un bar, (uno qualsiasi, non posso fare pubblicità occulta, io), mentre le mie narici assaporano il profumino di deliziose brioches e il gustoso aroma di caffè.
Premetto, a una certa ora della mattina per entrare in un bar bisogna fare quasi a spintoni, come se questa sia l’ultima colazione della nostra vita, ma si sa, la fretta è sempre la compagnia preferita di ognuno di noi…
Così, facendomi strada tra una combriccola di vocianti signore, infilando un piede tra un passeggino e una fila di sgabelli (come al solito rischio sempre di travolgerne uno…), riesco ad attirare l’attenzione della barista.Un cappuccino, abbastanza caldo, poca schiuma, più latte che schiuma, grazie e… una brioches, ce l’ha con la crema? No, con lo zucchero a velo sopra non la voglio, preferirei che ci fossero i chicchetti di zucchero, ah, sì, va bene quella sulla destra, grazie, pago dopo?Immaginate la faccia della tipa dietro al bancone, allucinata non direi, ma a giudicare dal sorriso tirato che è ben stampato sul suo viso, sono sicura che la mia richiesta non è stata una delle più malvagie…
Un distinto signore con un ombrello appoggiato al braccio si avvicina al banco e chiede: “Un caffè corretto al vetro, lungo, con un goccino di schiumetta, grazie!” E poi una signora “Un cappuccino con decaffeinato, il caffè corto, la schiuma deve essere poca, ma vorrei che anche il latte fosse poco, ecco, sa com’è io soffro di colite, mi da’ fastidio il latte, eh, eh!” Un pensiero mi sfiora come un fulmine a ciel sereno, ma la signora, non poteva ordinare che so, un the?
Un caffè corto, un caffè lungo, un cappuccino con l’orzo, quattro cappuccini normali e il massimo della vita, la cosa che penso stressi più di tutti i poveri baristi, siano i caffè da portare via…!Bar affollatissimo, un tale con la bocca piena sta facendosi largo a gomitate, cercando di raggiungere la cassa. “Vorrei pagare, ma il mio caffè dov’è?” Ma insomma a pagare c’è sempre tempo, prima si gusti la sua colazione!
Tornando al discorso della “roba da asporto”, non c’è niente di meglio che preparare con il fiatone 8 caffè, 4 cappuccini, 12 buste di zucchero, tra cui zucchero di canna, dolcificante dietetico, zucchero grezzo, zucchero normale, per un tale che ha solo, ma dico solo 5 MINUTI DI PAUSA…Una signora abbastanza formosa (non voglio offendere la categoria, anzi viva le curve!) si avvicina dicendo: “Scusi ma il dolcificante dietetico l’avete finito? Oh santo cielo, e adesso cosa ci metto nel mio cappuccino? Senta, scusi, non mi darebbe un altro bombolone doppio strato di crema?”
E’ una cosa pazzesca! Ma io stenderei un velo pietoso su una situazione particolare, la povera barista ha tutta la mia solidarietà: il bar gonfio di gente, arriva una tipa ordina una spremuta d’arancia! Sapete quanto ci vuole a schiacciare le arance con quell’attrezzo, quanto tempo si perde? E’ vero, la spremuta d’arancia è il massimo della colazione, è una bomba di energia e di vitamine, zero calorie e tutto sprint, ma che noia quando ti chiedono di preparala!
Arriva un bimbetto che con il nasino non arriva neanche sull’orlo del bancone e chiede con una vocina praticamente impalpabile (ci vuole una frequenza d’onda diversa per riuscire a sentire le voci dei bimbi in un mare di chiacchiere degli adulti) un bicchiere d’acqua. “Scusi non avrebbe un bicchiere d’acqua per mio figlio? – chiede la mamma disperata, visto che il figlio è così assetato che sembra non abbia bevuto da tre giorni – ma la voglio a temperatura ambiente, ah, scusi non mi dia il bicchiere di vetro (premetto che la barista aveva GIA’ versato l’acqua sul bicchiere), lo voglio di carta, ma non avete i bicchierini di cartone, quelli di plastica si possono rompere e il mio bimbo rischia di tagliarsi…”Ad un certo punto, passata l’ondata della prima colazione, come per magia il bar si svuota… Puff! Sono spariti tutti. Mi metto un momento seduta su un tavolo e resto ad ascoltare (che impicciona che sono) i commenti del personale del bar.
“Ma cosa succede stamattina? Non ci capisco più niente… la gente ha sempre fretta ed è sempre più esigente, che stress! Che disordine, ma guarda c’è da fare la lavastoviglie…”Vorrei soffermarmi anche su questo punto: la lavastoviglie.Chissà perché, quando il bar è pieno di gente, quando i cappuccini e i caffè vengono messi in macchina a raffica, ad un certo punto non ci sono più le tazzine! Angoscia, sgomento! Bisogna assolutamente che qualcuno metta le tazze sporche in lavastoviglie, ma non c’è mai nessuno che pensi a questa angustiante faccenda? Ad un tratto si bloccano i lavori per problemi logistici, ma a noi, a noi che abbiamo una voglia matta di caffè, cosa importa? Non possiamo aspettare che quei poveretti abbiano il tempo di lavare le tazze sporche, il caffè èsacro, per cui ecco apparire i bicchieri di carta…
“Un tipo dice: Vorrei un caffè velocissimo! – Il barista: Subito! E’ già in macchina! – Il tipo: Bene! Allora torno fuori!”Questa barzelletta ci sta proprio bene, fa proprio al caso nostro, vero? Comunque a parte gli scherzi vorrei ringraziare la categoria dei baristi che ogni santo giorno sopporta le stranezze, le manie, le esigenze di ognuno di noi, accogliendoci con un sorriso, anche se magari di ridere non ne hanno assolutamente voglia…Che ore sono? Quasi quasi è l’ora di fare un piccolo ripassino al bar, è l’ora della merenduccia!
Un grandissimo bacio dalla vostra Audi Carol, vi aspetto giovedì prossimo, non mancate!

Audi Carol
(Personaggio di Claudia Perticaroli)

Audi Carol
Pubblicato Giovedì 22 settembre, 2005 
alle ore 9:21
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno